Gli avidi consumatori di tonno rosso, ormai non solo giapponesi, potrebbero avere seri problemi a rifornirsi come d'abitudine. Tutta colpa del trionfo gastronomico di carpacci e sashimi che sta causando la repentina estinzione della specie. In Sicilia poi, patria mediterranea del tonno rosso, si parla già di definitiva scomparsa. Così l'Unione europea potrebbe decidere in autunno di inserire questo pesce fra le specie a rischio e (cercare di) limitarne la pesca.
Lo ha indicato una portavoce della Commissione Ue, a proposito di un articolo pubblicato oggi dal «Financial Times» nel quale si anticipa il contenuto di una bozza di documento preparato dalla sezione Ambiente della Commissione Ue. Il testo, secondo quanto scrive il Financial Times, afferma che «da un punto di vista scientifico e tecnico i criteri per l'inserimento del tonno rosso sembrano essere rispettati». «Non c'è dubbio sul legame fra commercio internazionale e sfruttamento eccessivo della specie», indica il testo. «L'Ue adotterà una posizione comune in autunno» in vista della Convenzione Cites (Convention on the International Trade in Endangered Species) a marzo, ha indicato la portavoce confermando l'esistenza del documento citato dal quotidiano britannico. «È una bozza, probabilmente verrà modificata e discussa fino a quando una posizione comune non sarà concordata», ha indicato la portavoce.
La decisione, riferisce ancora il quotidiano non diventerebbe in ogni caso operativa se non dopo la chiusura della campagna di pesce del 2010, sottolineando che alcuni Paesi come Francia, Gran Bretagna e Olanda sostengono la sospensione della pesca del tonno rosso, mentre altri, fra i quali Italia (ma guarda un po'...), Spagna e Malta, sono «tiepidi» all'idea.
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