Una serie che racconta la solidarietà umana senza cadere nel pietismo o nella noia, in cui si fondono commedia e dramma. È Mina Settembre che, dopo il successo delle prime due stagioni, torna da domenica su Raiuno per raccontare altre storie reali e quotidiane affrontate dall'assistente sociale interpretata da Serena Rossi (foto). Lei, emblema dell'attrice specchiata ed elegante, è sempre più lanciata, tanto che le indiscrezioni la portano sul palco di Sanremo accanto a Conti. Sul punto, non essendoci l'ufficialità, si rifugia nella parole: «Io non ne so niente. Comunque, se dovesse essere sarei la donna, l'artista, la fan più felice del mondo».
Intanto spiega come evolve il suo personaggio nella serie in 12 episodi (tratta dai libri del fecondo scrittore Maurizio De Giovanni, produzione Lucisano) che la vede protagonista: «Mina è una donna che sta sempre in bilico, è un po' più pacata rispetto agli anni precedenti e fa un grande passo: si sposa per amore con Domenico (interpretato da Giuseppe Zeno - ndr) ma soprattutto per poter adottare Viola (Ludovica Nasti - ndr), la giovane con un passato difficile che ha già in affido».
Il senso di questa serie e il motivo per cui val la pena seguire anche la terza stagione lo spiega la regista Tiziana Aristarco: «Il personaggio di Mina riesce a entrare in grande empatia con i protagonisti delle storie e ci fa sentire meno soli. Ci dà la speranza che è possibile affrontare e a volte risolvere i problemi che ci sono nelle nostre case. Mina è una donna che vorremmo incontrare e con cui vorremmo condividere i nostri problemi».
Aggiunge Serena: «Un'altra forza della serie è l'equilibrio tra i diversi registri: la commedia della grande tradizione napoletana e il dramma delle problematiche sociali. E poi c'è la Napoli vera».
Accanto a Marisa Laurito nel ruolo simpatico della zia impicciona e di Zeno nel ruolo dell'amato Domenico, nella
terza stagione entrano in gioco nuovi personaggi: la novella assistente sociale Fiore (Chiara Russo) e Jonathan (Erasmo Genzini) che rappresenta il giovane perso che trova il riscatto nell'accudimento del fratello minore.
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