Torna la «Race for the Cure - Di corsa contro i tumori del seno», la celebre gara di solidarietà giunta alla 12ª edizione che si svolgerà domenica 22 maggio alle Terme di Caracalla per raccogliere fondi e sostenere la lotta al terribile male che colpisce tantissime donne in Italia. Evento simbolo della Susan G. Komen Italia (organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000), la Race è una festa di solidarietà che coinvolge famiglie, scuole, aziende, atleti e sportivi della domenica, in un week-end - che inizia venerdì 20 con il «Villaggio» - ricco di iniziative dedicate alla salute, al benessere e al divertimento.
Come ha spiegato il Presidente della Komen Italia, Prof. Riccardo Masetti, «ogni anno, a più di 1 milione e 400mila donne viene diagnosticato un tumore del seno, e solo in Italia 11.000 donne perdono ogni anno la loro battaglia contro la malattia». Alla conferenza stampa, che si è svolta nella sala stampa dello Stadio Olimpico, hanno partecipato anche le massime autorità istituzionali coinvolte nella manifestazione, come una grande squadra. Di questo tenore, è stato infatti, l'intervento del presidente del Coni Gianni Petrucci, che ha sottolineato come «si deve credere nella "parabola dei talenti": chi più ha più deve dare e le autorità che collaborano alla Race stanno sostenendo il Professor Masetti a fare una grande opera». A Petrucci è stato assegnato il pettorale 2020, di buon auspicio nella corsa olimpica di Roma.
Anche la Regione Lazio, attraverso i propri programmi di prevenzione, lavora con l'intento comune che caratterizza la Race, come ha testimoniato la presidente Renata Polverini: «Spesso il nemico per la salute delle donne è la pigrizia e la mancanza di tempo. La campagna "Corriamo per la Vita", che affianca la Race for the Cure, prevede che dopo la corsa cinque camper si rechino nelle cinque province della regione per offrire visite gratuite come mammografie, pap test, visite ginecologiche, dermatologiche e controlli della pressione arteriosa». Il pettorale n. 6444, pari al numero di esami svolti attraverso la prima parte della campagna "Mi state a cuore" sarà quello con il quale correrà domenica la Polverini.
Il consigliere delegato allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Cochi, che parteciperà con il pettorale n. 2764 come gli anni della Città Eterna, ha invece messo in evidenza come la Race for the Cure sia «un esempio di coordinazione di sforzi collaudato, anche in vista di un traguardo come quello dell'assegnazione delle Olimpiadi del 2020» ed ha rivolto un ringraziamento a tutte le realtà cittadine che lavorano dietro le quinte per l'organizzazione dell'evento. L'Assessore allo Sport della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino, alla quale è stato assegnato il pettorale n. 121 come il numero dei comuni della Provincia, ha voluto quindi rimarcare come la Race sia «una grande festa che dà spinta ad un messaggio di grande simbolismo sociale e culturale; un evento di grande valenza sociale e civica nel momento in cui nella società aumenta il "buio"».
Tra i rappresentanti degli sponsor nazionali intervenuti all'incontro, Rodrigo Bianchi (Presidente di Johnson & Johnson Medical), che ha specificato che «nella collaborazione con la Komen ormai l'impegno economico è in secondo piano rispetto al coinvolgimento emotivo che va oltre, con oltre 2000 dipendenti e familiari che partecipano», così come Sandro Sciaky (Strategic Marketing Director di Samsung Electronics Italia) ha voluto ricordare l'impegno dell'azienda, per la quale «uno dei 5 valori fondamentali dell'azienda è la "co-prosperità", ovvero di ridare alla comunità in cui si opera qualcosa a livello sociale».
La Race for the Cure, che ha come madrina Maria Grazia Cucinotta, si apre ufficialmente alle Terme di Caracalla venerdì 20 maggio con il "Villaggio della Salute" e culmina domenica in una corsa di 5 km con passeggiata di 2 km per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione, raccogliere fondi ed esprimere solidarietà alle Donne in Rosa, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che testimoniano, indossando una maglia e un cappellino rosa, che da questa malattia si può guarire. Tra loro ci sarà l'attrice Rosanna Banfi, che ha scelto da tempo di condividere pubblicamente la sua esperienza per infondere coraggio alle oltre 37.000 donne che ogni anno in Italia sono colpite dal tumore del seno.
Proprio Rosanna Banfi in conferenza stampa ha sottolineato come «il giorno della Race non è triste, ma è caratterizzato da una grande allegria, da cui l'invito a partecipare ad una giornata speciale e, agli uomini, di stare vicino alle proprie mogli e madri che combattono la malattia», mentre Maria Grazia Cucinotta, che ha prestato volto e voce ad un simpatico spot prodotto gratuitamente dal media sponsor DIVA Universal, ha ricordato come per lei «questa esperienza di madrina della Race for the Cure, sia un regalo straordinario perché offre l'opportunità di far tornare il sorriso a tutte quelle donne che si incontrano la domenica mattina alla manifestazione».
Alla Race si può correre, passeggiare o semplicemente trascorrere un week-end di relax al «Villaggio» con gli amici e la famiglia. Con una donazione minima di 13 euro si riceverà la borsa gara con la t-shirt e il pettorale con cui partecipare alla corsa di domenica. Dalle 10 partiranno la corsa di 5 chilometri competitiva e non e la passeggiata di 2 chilometri per attraversare insieme lo splendido scenario della Capitale dal Circo Massimo ai Fori Imperiali girando intorno al Colosseo. Anche quest'anno il percorso e l'organizzazione tecnica sono a cura del G.S. Bancari Romani.
Sul sito www.raceforthecure.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.