A Tradate la «vita di mare» in bottiglia di Codognato

Dietro le incredibili creazioni di Aldo Codognato non può che «nascondersi» una viscerale passione per il mare. Al Centro culturale Frera di Tradate (Varese), sono in mostra, fino al 16 marzo (info: 0331-841820, www.comune.tradate.va.it), oltre 200 miniature in bottiglia che riproducono, in un incredibile quanto impareggiabile viaggio attraverso le coste italiane, fari, porti, cantieri, piazze e situazioni della vita marinara. Emblematico il titolo dell’esposizione, «Il Portolano in bottiglia»: le opere di Codognato, frutto di quarant’anni di lavoro, riprendono il filo e le rotte tracciate dal Portolano, manuale per la navigazione costiera e portuale, che l’artista a puntualmente ripercorso. Codognato, nato a Bucarest nel 1933, ha trascorso infanzia e giovinezza tra Milano e Venezia. Proprio sulla laguna ha frequentato con quotidiana assiduità, condita da innata passione, squeri (cantieri navali), botteghe e calli, imprimendo nella mente e nel cuore istanti di vita corrente, divenuti incancellabili. Così l’autore ha ripreso, rinnovandola, l’antica arte marinara dei modelli in bottiglia, tralasciando però i consueti velieri, per arricchirla di temi nuovi e inconsueti. Il risultato è sorprendente e affascinante: «Basta un po’ di malizia costruttiva, attrezzi da chirurgo e molta calma», spiega il minaturista, che ha messo a punto una tecnica, in verità tutt’altro che semplice, a base di meccanismi a scorrimento, per inserire gli oggetti nelle bottiglie e disporli in modo acconcio.

Il Centro culturale Frera di Tradate è stato realizzato grazie a un intelligente quanto impeccabile recupero della fabbrica delle storiche motociclette Frera, realizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Candiani, visitabili nel museo permanente.

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