Aumenta la benzina, sempre più persone lasciano l’auto a casa

Il caro carburanti, determinato dagli effetti del conflitto in Ucraina, rende metro, autobus e treni sempre più affollati. A beneficiarne car sharing e monopattini

Aumenta la benzina, sempre più persone lasciano l’auto a casa

Aumentano le persone che lasciano la macchina a casa e utilizzano i mezzi pubblici. L’aumento della benzina, legato al conflitto in Ucraina, cambia le abitudini del popolo italiano. Treni e autobus diventano sempre più affollati.

Secondo Atac, a Roma, come riportato su “Il Messaggero”, il numero delle validazioni sulla metropolitana è aumentato del 30% rispetto al mese precedente. Stesso fenomeno si è verificato a Napoli, dove Anm, l’azienda locale della mobilità, fa sapere che si è registrato un incremento del 27% tra febbraio e marzo. A Milano, invece, Atm rende noto che il numero di passeggeri trasportato da inizio anno, in media, cresce di 200mila unità al giorno.

Il fenomeno conferma come le ripercussioni legate alla guerra rischiano di cambiare, ancora una volta, le nostre abitudini. Non bisogna, poi, sottovalutare che l’incremento è legato anche al quasi abbandono dello smart working. Prima della pandemia, ad esempio, nella capitale sulle linee A, B e C passavano in media 700mila persone al giorno. Oggi ne transitano tra le 400mila e le 450mila, ovvero il 40% in meno rispetto al 2019. Anche nel capoluogo lombardo i passeggeri sono circa il 70% rispetto al 2019.

L’aumento dei carburanti, però, non ha inciso solo sui mezzi pubblici, ma anche su auto (+10%) e monopattini in sharing (+35%). Essendo stata ridotta la velocità di questi ultimi vengono considerati più sicuri nel traffico delle metropoli e quindi più utilizzati, considerando che allo stato il tasso di incidenti con tali mezzi è dello 0,004%. Non si esclude, pertanto, che con l’aumento della domanda si possa pensare di produrne addirittura qualcuno in più.

Stesso discorso vale per i mezzi pubblici. Secondo le previsioni dovrebbe continuare a crescere il numero delle persone che finito lo smart working o demotivate dai rincari, potrebbe tornare a scegliere il treno o l’autobus. Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, infatti, ha assegnato solo nell’ultimo anno 3,6 miliardi per l’acquisto di nuovi mezzi. A questi si vanno aggiungere gli 1,9 miliardi destinati dal Pnrr alla sostituzione di quelli esistenti, nonché i 600 milioni del fondo complementare alle Regioni. Le città superiori a 1 milione di abitanti riceveranno oltre 1 miliardo per acquistare autobus sostenibili.

“Il prezzo dei carburanti – ha

sottolineato il ministro della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini – spinge le persone a tornare al mezzo pubblico. C’è una ripresa più rapida del previsto. Ecco perché dobbiamo farci trovare pronti”.

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