Treni, strutture, energia. I 10 anni che porteranno le Ferrovie nel futuro

Il piano del Gruppo FS per una mobilità più smart. Con mezzi rinnovati e Wifi per tutti

Treni, strutture, energia. I 10 anni che porteranno le Ferrovie nel futuro

È un Piano decennale ambizioso quello presentato quest'anno dal Gruppo FS, che prevede oltre 190 miliardi di investimenti e una visione industriale e strategica di lungo periodo, come spiegato dall'AD Luigi Ferraris. Tra gli obiettivi, quelli di dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei tempi previsti, favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato, incrementare il trasporto merci su ferro, rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili e integrate efficacemente fra loro, contribuire al ridisegno delle città in chiave sostenibile, aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo coprendo almeno il 40% del fabbisogno con l'autoproduzione attraverso fonti rinnovabili e contribuire così alla transizione ecologica e a una maggiore indipendenza nazionale dalle fonti estere e fossili.

Per giungere ai risultati prefissati è stato innanzitutto necessario ridisegnare la struttura organizzativa di Ferrovie dello Stato in quattro poli di business (Infrastrutture, Passeggeri, Logistica e Urbano) e rafforzare le sinergie tra tutte le società che operano nel Gruppo. È così dunque che una delle più grandi realtà industriali del nostro paese, che gestisce 16.800 km di linee ferroviarie e 32.000 km di linee stradale grazie alle oltre 80mila persone che lavorano all'interno del Gruppo con una previsione di assunzione di altre 40mila nell'arco di Piano- raccoglie e fa sue le sfide dei nostri tempi.

Tra i punti salienti del Piano Industriale 2022-2031 vi sono una maggiore digitalizzazione e una migliore connettività che interesseranno aspetti che riguardano l'esperienza di viaggio, il transito nelle stazioni e nei luoghi limitrofi, la diagnostica a distanza e il monitoraggio continuo di treni e infrastrutture in un'ottica di manutenzione predittiva. Per non parlare della tecnologia al servizio dei sistemi energetici, dei combustibili, della scienza dei materiali e dei pagamenti digitali, tutti settori in cui occorre cogliere le sfide offerte dal mercato per offrire soluzioni più smart, efficaci ma allo stesso tempo sostenibili. Cogliendo le opportunità offerte dall'innovazione, il Gruppo si avvarrà di piattaforme digitali per favorire la logistica integrata e la smart mobility e per la realizzazione di infrastrutture resilienti.

È già in corso un piano per avere la massima copertura 4G su tutta la rete Alta Velocità entro il prossimo anno, mentre si sta lavorando a un progetto di lungo periodo che prevede un investimento di 2 miliardi di euro per estendere e potenziare la fibra ottica lungo i circa 17.000 km di linee ferroviarie, favorendo così la connettività fino a tutte le 2.200 stazioni del Paese. Si tratta del primo tassello di un piano ambizioso chiamato «Gigabit rail&road» che punta a creare l'elemento abilitante per ottenere una connettività di tipo wi-fi stabile a bordo di tutti i treni, inclusi regionali e Intercity.

Circa 1,6 miliardi di euro saranno invece investiti per installare impianti che abbiano una capacità produttiva di 2 GW grazie ai quali sarà prodotta un'energia totale che corrisponde a 2,6 TWh, circa il 40% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo, realizzando nel contempo iniziative di efficientamento energetico nelle stazioni e sui treni. Tutte misure che concorreranno a raggiungere lacarbon neutrality nel 2040, in anticipo di 10 anni sulla tabella di marcia europea che prevede il target di zero emissioni al 2050.

Infine, per promuovere il trasporto collettivo e una mobilità sempre più integrata di persone e merci il Gruppo sta investendo in treni di nuova generazione. Il piano per il materiale rotabile prevede un rinnovamento radicale al 2031, con 324 nuove locomotive elettriche, 68 locomotive diesel e ibride e 3.600 carri, di cui 160 in consegna già quest'anno.

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