Donald Trump dice "no" all'aborto. E sfida la Planned Parenthood Federation of America vincolando l'incremento dei fondi federali all'interruzione dell'assistenza alle donne e, più in generale, delle interruzioni di gravidanza. Secondo la Stampa, la ong, che lavora in 650 cliniche negli Stati Uniti e in ben 159 centri medici di dodici Paesi nel mondo, avrebbe respinto l'offerta del presidente americano spiegando che i fondi federali non possono essere impiegati per un aborto.
Il taglio di Trump alle ong, deciso per accontentare l'ultradestra religiosa americana, ammonta a circa 600 milioni di dollari l'anno. Il risultato, secondo la stima di diverse organizzazioni, sarà costituito da 6,5 milioni di gravidanze indesiderate, 2,2 milioni di aborti in condizioni di rischio, la morte di 21.700 giovani madri entro i prossimi quattro anni. "Milioni e milioni di donne che soffrono di patologie quali il cancro al collo dell’utero o al seno sono aiutate e sostenute dalla Planned Parenthood", ha ammesso il tycoon ricordando però, durante un dibattito televisivo, di essere pro-vita. "Per questo la difendo - ha spiegato - e voglio sostenerla, fa un lavoro importante". La presidente della Planned Parenthood Federation of America, Cecile Richards, ha ribadito al New York Times che la ong starà "sempre dalla parte della possibilità delle donne di decidere della propria salute e della propria vita, senza interferenze della politica".
Almeno quaranta paesi parteciperanno alla costrizione di un fondo per il rifinanziamento delle ong che assistono le donne nell'aborto e nei percorsi di educazione all'uso dei contraccettivi. E che oggi non possono più contare sulle somme provenienti dagli Stati Uniti. Lo scorso 2 marzo il governo olandese ha tenuto una conferenza ministeriale dal titolo She decides.
"Dobbiamo riempire questo vuoto in qualunque modo - ha spiegato il ministro per la Cooperazione internazionale, Lilanne Ploumen - non possiamo abbandonare al loro destino milioni di donne e di bambine. Con una grande coalizione internazionale possiamo andare avanti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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