Donne, gay, influencer: le migliori (e scorrette) gag di Gialappa Show

La Gialappa's Band ritorna alla conduzione tv in grande forma dopo cinque anni di "limbo": conferme e sorprese dello show di Tv8, che agguanta il 6% di share

Donne, gay, influencer: le migliori (e scorrette) gag di Gialappa Show
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Bentornata Gialappa's Band! Cinque anni di attesa per rivedere al timone di una propria creatura televisiva i geniali ideatori di Mai dire gol sono stati ben ripagati. Sì, perché la delusione per l'ultimo (non brillantissimo) Mai dire talk del 2018, su Italia1, aveva creato un po' di amarezza tra i fan che fin dagli anni '90 avevano seguito assiduamente le irriverenti ed esilaranti gag comiche che hanno fatto la storia della tv. E invece il debutto su Tv8 di Gialappa Show ha levato ogni possibile dubbio sulla temuta fine della verve umoristica dei tre Gialappi (ora ridotti ufficialmente a due). La mente dei seguaci più accaniti dei "ragazzacci" è tornata indietro nel tempo: se non proprio di 30 anni - nel pieno boom del successo di Mai dire gol - sicuramente di 15, quando tra il 2007 e il 2008 andò in onda l'ultimo vero programma completamente forgiata sul modus operandi della Gialappa. E quella di ieri sera ha ricordato moltissimo il format di quella trasmissione.

Il politicamente scorretto non manca

La carica del Mago Forest, che indossava in modo grottesco gli stessi vestiti che portava in occasione dell'ultima puntata Mai dire martedì, dà al via alla grande operazione che non è soltanto nostalgia. Paola Di Benedetto, spalla per una sera del conduttore e vittima designata delle battute di Marco Santin e Giorgio Gherarducci, parte un po' sulle sue, ma poi riesce in qualche modo a essere più autentica nella gestione degli sketch. L'alternanza di gag in studio, durante le quali spadroneggiano le esibizioni canore dei sempre perfetti Neri per caso, funziona molto bene. Forest è particolarmente in forma e il politicamente scorretto (fortunatamente) spopola quando desidera presentare la "più grande invenzione dell'umanità dopo il tergicristallo anteriore: la donna". Prima di accorgersi della "gaffe", il conduttore vuole mettere subito le mani avanti: "Lo so, lo so, adesso arriveranno le proteste dell'Associazione italiana tergicristalli".

Battute "sessiste" (direbbero i cultori del politicamente scorretto) che non mancano anche da parte del "vice portavoce aggiunto del governo", interpretato da Stefano Rapone: "Giorgia Meloni viene chiamata 'presidente del Consiglio' al maschile, per merito: lei è partita dal basso, cioè dal suo essere donna, e poi ha scalato tutta la piramide sociale fino ad arrivare al più alto, cioè quello di noi uomini". Nel mirino finiscono anche i gay. I ragazzi Cin cin, intrattenitori del Baratro Club, cantano: "Ogni volta che noi ci arrabbiamo tra noi, come va a finire lo sappiamo, ci versiamo del gin, poi facciamo cin cin e al secondo gin ci incul…". Per non parlare dell'"androida" per dire "androide" donna: "Va beh, una cosa fluida", commenta il Mago Forest. E che dire dei bambini piccoli? Il papà modello influencer "Sugar Daddy" (Antonio Ornano) fornisce i suoi personali consigli a chi gli chiede se vale la pena comprare un cane al proprio figlioletto perché ci terrebbe ad accudirlo: "Mai farsi condizionare da questi meschini manipolatori. Perché le conosciamo tutte le promesse da marinaio delle nostre adorabili teste di caz…".

Le novità di Gialappa Show

E poi ancora Re Carlo steso sul divano perché deve fare passare la sbronza, l'imitazione sferzante di una Francesca Fagnani (Valentina Barbieri) che tratta a male parole il malcapitato Gandhi durante la sua surreale intervista romana a Berve, il ritorno di quella di Massimo Giletti alla ricerca (sempre in maniera narcisistica ed egocentrica) di un nuovo spazio in tv dopo la cacciata da La7, Orietta Berti armata di fucile a scoppio parodiata da Brenda Lodigiani, un Jean-Claude cattivissimo come mai si era visto con sua madre (che si crede Laura Pausini) in Sensualità a corte. Non meno deludenti, poi, Toni Bonji come mental coach "demotivatore", il nuovo imperdibile format Cucinare guidando di Marcello Cesena, Bruno Barbieri (interpretato da Ubaldo Pantani) che ci porta in 4 motel "nel luogo più romantico d'Italia: la provincia di Monza e Brianza" e un Chi l'ha morto ancora da rivedere.

Non era scontato riuscire a dimostrare oggi lo stesso mordente dell'epoca d'oro dei decenni passati: ma il varietà graffiante è rimasto immutato e fa ancora centro. Il 6% abbondante di share lo dimostra pienamente.

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