Grave lutto per il judoka Marco Maddaloni che, subito dopo la diretta serale di mercoledì, aveva abbandonato la casa del Grande Fratello. L'uscita di scena, motivata dalla produzione come una questione personale, sembrava essere momentanea e dovuta al prolungarsi del reality fino a fine marzo. In realtà i motivi dell'abbandono improvviso sono stati spiegati poco fa dallo sportivo, che oggi piange la prematura scomparsa del suocero, il padre di Romina Giamminelli.
Uscita momentanea dalla casa
Nel comunicato ufficiale si parlava di un'uscita momentanea "per motivi personali" ma sul web le teorie, sul perché il due volte campione d'Europa di judo aveva abbandonato la trasmissione, si erano moltiplicate. Qualcuno aveva ipotizzato che il padre di Maddaloni avesse avuto problemi di salute, mentre altri parlavano di un "richiamo" della moglie a causa di alcuni atteggiamenti tenuti da Marco nella Casa. In realtà durante l'ultima diretta serale Marco aveva manifestato il desiderio di lasciare il programma a seguito della notizia data da Alfonso Signorini, sul prolungamento del GF fino a fine marzo. "Non voglio mancare di rispetto a nessuno, soprattutto a quelle persone che sono qui dentro e che magari sono qui in gioco da almeno due mesi in più di me, però sono stanco", aveva esordito in diretta lo sportivo, proseguendo: "Sinceramente io sono un po' arrivato, vi dico la verità. Alfonso, fai una videochiamata a mio figlio Pino. Fatti dare il numero di telefono dalla produzione".
Perché Maddaloni ha lasciato
A fine puntata il judoka era stato convocato dagli autori in confessionale ma dalla stanza non era più uscito. Ad accorgersi della sua assenza era stata Greta, che aveva visto entrare Federico in confessionale senza che Marco ne fosse uscito. Il mistero ha avvolto la sua uscita di scena fino a poche ore fa, quando Maddaloni ha condiviso sulla sua pagina Instagram la dolorosa notizia della scomparsa del suocero. "Un uomo non muore mai se c'è qualcuno che lo ricorda.
Sei stato un secondo padre per me, mi hai accolto nella tua famiglia 15 anni fa e da allora sono stato trattato proprio come un figlio", ha scritto il judoka sui social ricordando il signor Mario: "Ogni volta che ho avuto bisogno di affetto familiare trovavo rifugio a casa tua. Mi mancheranno i nostri infiniti pranzi domenicali. Mi mancherà un po’ tutto quel pezzo di mondo. Riposa in pace “On” Mario".
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