«Ucciderò Bin Laden»: rambo fermato in Pakistan

Pistola, coltellaccio alla Rambo, visori notturni ed alcuni passi della Bibbia erano l'armamentario di Gary Brooks Faulkner, l'americano che voleva uccidere Osama bin Laden. Il vendicatore a stelle e strisce è stato fermato dalla polizia pachistana prima che finisse nei guai. La notizia delle nuove minacce di Osama agli Stati Uniti, apparse ieri con un audio su internet, è stata surclassata dalla storia del novello Rambo, che assomiglia a una barzelletta.
Faulkner, muratore di mestiere, era già arrivato a Chitral, nel nord ovest del Pakistan. Una cittadina fra i monti frequentata da turisti in cerca di avventura. Solo che il cinquantaduenne californiano non voleva ammirare il panorama, ma dare la caccia al capo di Al Qaida. Dal 2 giugno si stava preparando al grande salto. La notte di domenica ha fatto perdere le tracce. Le autorità pachistane, in stato di perenne allarme per timore di rapimenti, hanno lanciato una vasta operazione di ricerca. Faulkner è stato intercettato nella valle di Kalash, in mezzo ai monti e alle boscaglie che dividono Chitral dall'Afghanistan. Stava marciando verso la provincia afghana del Nuristan, dove Al Qaida conta ancora su qualche cellula. «Quando ci ha detto che voleva ammazzare Bin Laden ci siamo messi a ridere» ha ammesso il capo della polizia locale Mumtaz Ahmad Khan. Poi, però, si è capito che l'americano faceva sul serio. Prima di tutto ha sostenuto che erano morte delle persone a lui care nell'attacco dell'11 settembre. Poi ha candidamente spiegato di volersi vendicare «decapitando il capo di Al Qaida e i suoi quattro complici che minacciano l'America». Probabilmente si riferiva al numero due della rete del terrore, il medico egiziano Ayman al Zawahiri, e a qualche colonnello di Al Qaida sopravvissuto. La pistola l'ha comprata in Pakistan e il coltellaccio alla Rambo, di 35 centimetri, sarebbe servito a tagliare la testa al super terrorista. Nel suo zaino hanno trovato anche un libretto con dei passi della Bibbia. Quando gli è stato chiesto come pensava di trovare il rifugio dei terroristi avrebbe risposto come un fanatico musulmano: «Dio è con me e spero di riuscire a uccidere Osama».
Il ninja americano, con aspirazioni da crociato, era già stato sette volte in Pakistan con lo stesso obiettivo. Non è escluso che gli facesse gola la taglia di 25 milioni di dollari messa sulla testa di Osama. Nonostante l'armamentario da Rambo sarebbe difficilmente riuscito a sopravvivere a lungo in Afghanistan. Il cacciatore di taglie, che non deve avere tutte le rotelle a posto, soffre di pressione alta e di problemi ai reni. A tal punto che si era portato dietro l'occorrente per tamponare i problemi fisici.
La storia dell'americano a caccia di Bin Laden ha scatenato una valanga di commenti in rete. Da chi sostiene che Osama è morto a chi se la ride. Matt, invece, è convinto che l'aspirante Rambo «non potrebbe fare niente di peggio rispetto alle agenzie governative» che da anni cercano Bin Laden. «Secondo me bisognerebbe rilasciarlo, restituirgli le armi e augurargli buona fortuna», si legge sul blog di un giornale americano.
Il vero Osama, o il suo fantasma, sono passati in secondo piano, nonostante ieri sia saltato fuori l'ennesimo proclama audio su internet. Appena 90 secondi, rivolti agli americani, per minacciare il presidente Usa Barack Obama. «Il vostro amico alla Casa Bianca continua a comportarsi in modo sbagliato», sostiene la voce attribuita a Bin Laden. Obama «ha intensificato le operazioni militari in Afghanistan, tiene i nostri prigionieri nelle vostre carceri come l'eroe mujahed Khaled Sheikh Mohammad (lo stratega dell'11 settembre, nda - attacca il capo di Al Qaida -. La Casa Bianca vuole giustiziarlo. Il giorno che l'America prenderà una decisione del genere uccideremo il prigioniero americano nelle nostre mani».

I talebani alleati di Al Qaida hanno catturato lo scorso anno il soldato Usa Bowe Bergdahl. Lo tengono prigioniero in qualche remoto angolo dell'area tribale fra Pakistan e Afghanistan, dove si stava infilando il «vendicatore» giunto dalla California.
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