Una opera pubblica che viene consegnata alla cittadinanza, o un processo che deve trovare il modo di ricominciare? Quale di questi impegni deve avere più rilievo nell'agenda di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio e imputato a Milano per la vicenda Mills? Sarà questo il primo nodo che dovrà sciogliere il tribunale di Milano, che il prossimo 4 dicembre dovrebbe riprendere le fila del processo al Cavaliere per corruzione in atti giudiziari, congelato per l'entrata in vigore del lodo Alfano e scongelato per l'abrogazone dello stesso lodo da parte della Corte Costituzionale.
Questa mattina, infatti i difesori del premier - Nicolò Ghedini e Piero Longo - hanno depositato alla cancelleria della decima sezione penale la richiesta di rinvio dell'udienza, documentando l'impegno che il 4 dicembre attende Berlusconi dalle 10 del mattino al pomeriggio inoltrato: l'inaugurazione di un nuovo tratto della autostrada Salerno-Reggio Calabria. Sarà il nuovo tribunale - che ha ricevuto in eredità il processo dal giudice Nicoletta Gandus, divenuta incompatibile col caso dopo avere condannato David Mills per gli stessi fatti - a decidere se accettare l'impedimento del capo del governo o se andare ad un primo scontro con i suoi difensori. Già nei giorni scorsi Ghedini e Longo avevano preannunciato che il 4 dicembre il Cavaliere sarebbe stato impegnato in Consiglio dei ministri. Ma è chiaro che allargare la sfera degli impegni "prevalenti" del premier, inserendovi anche appuntamenti di rappresentanza come il taglio del nastro, potrebbe costituire per la Procura un ostacolo troppo ampio al regolare andamento del processo.
Fatica a decollare, intanto, anche il secondo procedimento in corso a carico del presidente del Consiglio, quello per la gestione da parte di Fininvest dei diritti televisivi. Oggi si doveva decidere se riunire il procedimento a quello già in corso per gli stessi fatti a carico di Fedele Confalonieri, ma la difesa del presidente di Mediaset ha chiesto tempo, e tutto è stato rinviato al 14 dicembre (nel frattempo, il difensore di Confalonieri, Vittorio Virga, ha trovato il modo di rilassare il clima chiedendo di interloquire in udienza sul nuovo look del pm Fabio De Pasquale, che sfoggia un paio di baffoni alla messicana).
Intervistato dai cronisti all'uscita dall'aula, l'avvocato Ghedini ha risposto ad alcune domande sulla politica giudiziaria della maggioranza: "Non c'è nessuna intenzione - ha detto Ghedini - di modificare la normativa sui pentiti e sul reato di associazione mafiosa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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