Urla, sterco e striscioni sotto casa della Gelmini L'Ocse: la scuola migliora

Continuano i dissensi contro la riforma degli atenei. Protesta di alcuni studenti sotto casa della titolare dell'Istruzione. Solidaretà unanime nei confronti della Gelmini. L'Ocse: la scuola italiana migliora e risale in classifica

Urla, sterco e striscioni 
sotto casa della Gelmini 
L'Ocse: la scuola migliora

Bergamo - Le contestazioni dei detrattori del ministro Gelmini non si placano, anzi si fanno sempre più intense e offensive. Dopo striscioni, cori, proteste ora c'è pure lo sterco. La scorsa notte, infatti, a Bergamo alcuni studenti, per manifestare il loro dissenso nei confronti del ddl sulla riforma universitaria hanno appeso uno striscione alla cancellata dell’edificio dove vive il ministro, scaricando dello sterco davanti al cancello.

Il messaggio "La città di Bergamo ospita nella sua roccaforte alta il ministro più amato da tutti gli studenti d’Italia - hanno scritto gli autori dell’iniziativa in un comunicato inviato, in un secondo momento, alla stampa -. Abbiamo violato questa roccaforte e scaricato davanti a casa Gelmini la naturale reazione alla sua riforma".

Le reazioni del mondo politico La solidarietànei confronti del ministro Gelmini è stata unanime. "Condanno fermamente il volgare e vile episodio - commenta il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini - il ministro Gelmini e l’esecutivo non si lasceranno intimidire da simili atti, così come non si fermerà in alcun modo la volontà di proseguire con serenità e tenacia l’attività riformatrice del governo Berlusconi e approvare al più presto la riforma dell’Università".
Ancora più decisa la reazione del ministro della Difesa La Russa: "L’atto contro di lei qualifica chi lo ha compiuto". 

La solidarietà da parte di Fini Il presidente della Camera ha inviato al ministro Mariastella Gelmini un messaggio in cui esprime "piena solidarietà a seguito della ignobile forma di protesta avvenuta presso l'abitazione della sua residenza a Bergamo". "Tale volgare episodio - sottolinea Fini - è espressione di una logica rispetto alla quale lo Stato non deve mai essere transigente, a difesa della democrazia e della libertà nel nostro Paese".

Il commento del Pd "Proprio perché abbiamo combattuto come Pd tutti i tagli delle risorse effettuati su scuola e università dal

ministro Gelmini, non possiamo condividere forme di protesta che degenerano nell’insulto o in gesti incivili e offensivi" dichiara il senatore Antonio Rusconi, capogruppo del Pd in Commissione istruzione al Senato. 

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