Il Vangelo di Giovanni secondo Meister Eckhart

Fino al 15 marzo le voci di Aita, Fracassi e Kreider portano in scena il pensiero del teologo medievale

Il Vangelo di Giovanni secondo Meister Eckhart
00:00 00:00

da Venezia

«In principio erat Verbum. È impossibile affrontare il Prologo del Vangelo di Giovanni senza tremare. Senza che sopravvenga su di noi lo scossone del timore e del tremore. Il prologo è un pro-logos, cioè, un prepararsi a, noi non ci muoviamo ma tutto in noi gira in uno schiarirsi dirompente e senza difese, in un convergere lentissimo e vertiginoso nella sua direzione»: così la densa introduzione del teologo, scrittore e poeta Cardinale José Tolentino de Mendonça - prefetto del Dicastero della cultura e dell'educazione della Santa Sede - alla messa in scena nella prima delle serate, il 5 marzo, che Biennale di Venezia dedica all'Expositio Sancti Evangelii secundum Iohannem, il lungo commento al Vangelo di Giovanni ad opera del «magister sacrae theologiae» Johannes Eckhart.

Un lusso per la mente, un raro momento di meditazione, cura del pensiero e trascendenza che proseguirà fino al 15 marzo e che si realizza grazie a tre voci attoriali, un coro tra i più famosi al mondo, una preziosa scenografia digitale e uno spazio scenico sobrio, nitido contenuto in un più grande spazio di assoluta bellezza, il Portego delle colonne della Scuola Grande di San Marco, l'atrio del monumentale complesso cinquecentesco oggi noto come Ospedale Civile di Venezia. In poco meno di un'ora di spettacolo si svolge l'infinito giorno del Verbo: il Logos rimane mistero e silenzio, mentre le parole di Eckhart atterrano nel luogo scenico da un altro tempo.

Le vediamo: avvolgono il pubblico in un cerchio mistico il cui cuore è racchiuso da un sottile velo azzurro e narrato in proiezione con luci e movimenti di lettere che danzano, respirano, si fanno animale, pianta, essenza simbolica di delta e linee. Le udiamo, queste parole: grazie alle voci di Dario Aita, Federica Fracassi e Leda Kreider, tutti eccellenti - con una menzione speciale per Aita, potenza vibrante per voce, profondità, intensità - e grazie al Coro della Cappella Marciana, diretto da Marco Gemmani, che circondano la scena e la tengono sospesa nel canto gregoriano sui testi liturgici del vangelo giovanneo.

Drammaturgia e regia di Antonello Pocetti, scene di Antonino Viola, video di Andrew Quinn, luci di Tommaso Zappon, musica e suono di Thierry Coduys danno corpo a questo progetto Speciale dell'Archivio Storico prodotto da Biennale, che porta in scena uno dei momenti più alti del misticismo occidentale, con il rigore e la passione dovuti alla complessità di Meister Eckhart.

Stasera ad introdurre sarà Massimo Cacciari con l'Amore al centro della prolusione, poi la studiosa di cultura classica Monica Centanni (8 marzo, dualismo bene/male) e infine il Patriarca di Venezia Monsignor Francesco Moraglia (9 marzo, dialettica anima/corpo).

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica