È grande festa in Piazza San Pietro per celebrare la prima Giornata Mondiale dei Bambini (la prossima sarà nel settembre 2026): a concelebrare con Papa Francesco c'erano 10 cardinali, 20 vescovi e 7 sacerdoti ma erano presenti soprattutto migliaia di bimbi provenienti da oltre cento Paesi e accompagnati dai propri genitori e familiari. Tra le autorità spicca la presenza della premier, Giorgia Meloni, assieme alla figlia Ginevra, la quale si è incontrata con il Papa prima delle celebriazioni.
Il monologo di Roberto Benigni
"Un bacio glielo posso dare? A che servono i baci se non si danno? Le dò un bacio che ne vale centomila, da parte di tutti loro": è stato in questo modo che Roberto Benigni ha salutato il Papa prima del suo monologo per questa giornata: avvicinandosi al Pontefice, si è seduto sul sagrato salutandolo con due baci sulla guancia. Al momento dell'omelìa, il Pontefice ha messo da parte il testo scritto per improvvisare una sorta di lezione di catechismo. "Quasi quasi per le prossime elezioni mi presento io. Ci mettiamo insieme con lei e facciamo il campo largo. Sulla scheda mettiamo Mario Bergoglio detto Francesco, vinciamo subito", ha ironizzato l'attore. Subito dopo, Benigni continua come un fiume in piena. "Avrei voglia di venire lì a stringerla, ad abbracciarla - dice al Papa -Lei che è argentino, possiamo ballare un tango?", ha continuato, raccontando che due guardie svizzere, prima dell'inizio del monologo lo avevano avvertito di poter far tutto ma non toccare il Santo Padre. "E ora ho voglio di fare solo quello. Come Adamo ed Eva...".
L'attore, poi, si è rivolto direttamente ai bambini incitandoli ad amare ciò che si fa dando sempre il massimo. "Non fermatevi a fare le cose al meglio, amatele e chiedete aiuto e non abbiate paura perché siamo tutti insieme. Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, fate diventare il mondo più bello, noi non ci siamo riusciti, il mondo ha bisogno di essere bello". Infine, Benigni ha spiegato che si deve porre fine alla guerra e che si tratta di una "parola brutta, sporca tutto. Eppure dobbiamo porre fine a questa cosa. I bambini quando giocano a fare la guerra, al primo che si fa male si fermano. La guerra deve finire. Ce la dobbiamo dimenticare".
Infine, una battuta anche su chi potrà essere eletto futuro Pontefice. "Qui siamo in Vaticano, che è la città del Signore, il regno di Dio dove tutto è possibile, anche che uno di voi diventi papa... magari africano, il primo papa africano o asiatico della storia, o forse di un quartiere popolare di Roma, di Testaccio, o una donna, il primo papa donna della storia... Ne parlerebbero sulla luna, sarebbe straordinario, pensate che roba".
Il dialogo tra il Papa e i bambini
Prima dell'incontro con Benigni, il Santo Padre si è rivolto alle migliaia di bambini presenti esortandoli alla preghiera. "Siamo qui per pregare, pregare insieme, pregare Dio. E preghiamo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo", ha iniziato il Papa, chiedendo ai bambini di "pregare Gesù per il mondo intero e soprattutto per la pace". A quel punto si rivolge direttamente a loro facendo alcune domande. "Gesù perdona tutti i peccati, ma sempre perdona tutto? Sempre, sempre, sempre? E se c'è un uomo o una donna peccatore, Gesù perdona? Anche il più brutto dei peccatori?", chiede, con il coro dei bimbi che rispondono di sì. "Perdona sempre non dimenticatelo e noi dobbiamo avere la umiltà di chiedere il perdono".
A quel punto, Papa Francesco ha iniziato una sorta di "interrogazione" spiegando il ruolo dello Spirito Santo, che è Dio e si trova dentro di noi nel momento in cui si viene battezzati per messo dei Sacramenti. "Lo Spirito Santo è quello che ci accompagna nella vita, è quello che ci dice nel cuore le cose buone che dobbiamo fare e ci rimprovera quando facciamo qualcosa di 'mala' (cattivo), ci dà la forza, ci consola nelle difficoltà", ha spiegato, chiedendo ai piccoli di ripetere che "Il Padre ci ha creato, Gesù ci ha salvato e lo Spirito Santo ci accompagna". Infine, sottolinea l'importanza della fede che "fa felici" chiedendo loro come si chiama la madre di tutti noi che si trova in cielo invitando a pronunciare tutti insieme l'Ave Maria. "Siete bravi eh. Pregate per voi, per i genitori, per i nonni, per i bambini ammalati, qui ci sono tanti bambini malati, e soprattutto pregate per la pace, affinchè non ci siamo più guerre", conclude.
La presenza di Lino Banfi
Al momento dell'offertorio della Messa in Piazza San Pietro ecco spuntare anche Lino Banfi
considerato il "nonno d'Italia" e amico personale di Papa Francesco presente ieri anche allo Stadio Olimpico. La sua presenza per una giornata come questa è legata anche al legame indissolubile tra i nonni e i nipoti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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