
La situazione clinica del Papa "resta stabile, mentre i medici confermano i lievi miglioramenti, all'interno di un quadro che per loro rimane complesso": lo ha riferito la sala stampa vaticana in serata visto che oggi non è previsto il bollettino medico. Lo stato di salute del pontefice fa registrare "lievi miglioramenti sempre in un quadro complesso". Per questa ragione, i medici che curano Bergoglio "prudenzialmente hanno dato informazioni imprecise sulla tempistica della degenza". Questo significa che non c'è una data precisa che riguarda le dimissioni e il ritorno a Santa Marta.
La giornata del pontefice
Dopo essersi svegliato questa mattina, Il Papa ha seguito gli esercizi spirituali in collegamento con l'Aula Paolo VI andando a pregare in cappella. "Continua la terapia e la fisioterapia", ha fatto sapere la sala stampa della Santa Sede. Così come avvenuto in mattinata, anche nel pomeriggio Papa Francesco ha ricevuto l'ossigenazione ad alti flussi continuando la terapia farmacologica per curare la polmonite bilaterale. Sempre dal Vaticano viene fatto sapere che l'equipe medica attende nuovi indicatori clinici per verificare lo stato della polmonite con una nuova Tac non esclusa nei prossimi giorni.
Sempre nel pomeriggio il Papa ha seguito gli Esercizi spirituali collegandosi con l'Aula Paolo VI dove erano in corso le meditazioni ma sempre senza essere visto dai cardinali. Nella mattinata aveva ricevuto l'Eucaristia mentre quando va a pregare si reca nella Cappella in sedia a rotelle.
"Condizioni cliniche promettenti"
"Sciogliere la prognosi è una cosa seria, significa che l’osservazione clinica per i medici è promettente. Evidentemente le condizioni di stabilità hanno consentito di farlo: non ci sono state nuove crisi e gli esami del sangue, che sono un elemento molto importante da prendere in considerazione, danno risultati buoni": a spiegarlo a Repubblica è stato il professor Dario Leosco, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria e ordinario alla Federico II di Napoli. Nonostante l'ossigeno ancora utilizzato dal Papa, si tratta di una "assistenza importante. Lo svezzamento dal supporto respiratorio, anche quello ad alti flussi, deve essere estremamente graduale. Probabilmente hanno già iniziato a farlo".
A tal proposito, ricordiamo che il Papa è assistito nella respirazione praticamente 24 ore su 24: di giorno gli viene somministrato l'ossigeno ad alti flussi tramite i naselli, durante la notte viene effettuata la ventilazione meccanica non invasiva attraverso una maschera. "Il saluto più caro lo rivolgiamo al Santo Padre a cui ieri è stata sciolta la prognosi, sappiamo essere in comunione di preghiera e di ascolto con noi. Ci auguriamo che questo tema della vita eterna sia medicina in più in questi giorni per lui così particolari e di prova": sono queste le parole del predicatore della Casa Pontificia, padre Roberto Pasolini, che questa mattina ha aperto gli esercizi della Curia Romana in Aula Paolo VI in Vaticano.
Il telegramma per l'Argentina
Dopo aver appreso delle alluvioni che hanno causato almeno 16 morti, il Papa ha inviato un telegramma all'arcivescovo di Bahia Bianca, monsignor Alfonso Azpiroz Costa, dove si dice "dispiaciuto per il disastro naturale che ha causato tante vittime e danni materiali".
Bergoglio ha assicurato la sua vicinanza nella preghiera per i defunti e per la popolazione dando il suo sostegno ai soccorritori, per "le persone scomparse" e per quanti sono impegnati "nella ricostruzione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.