Il Papa al G7 sull'IA: "Nessuna macchina deve poter togliere la vita"

Papa Bergoglio in Puglia per la prima volta partecipa al G7: "Di fronte ai prodigi delle macchine dobbiamo aver ben chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione". Poi striglia l'Occidente: "Perde valore della persona"

Il Papa al G7 sull'IA: "Nessuna macchina deve poter togliere la vita"
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La prima volta di un Papa ad un G7. Francesco, ormai collezionista di record, potrà vantare anche questo primato. La seconda giornata del vertice organizzato nel resort Borgo Egnazia vede protagonista il capo della Chiesa cattolica con un'agenda contrassegnata da dieci incontri bilaterali. Francesco parlerà con il presidente francese Emmanuel Macron, con il canadese Justin Trudeau, e con l'inquilino della Casa Bianca Joe Biden. Ma anche con il primo ministro dell'Algeria Abdelmadjid Tebboune, il presidente del Kenya William Samoei Ruto, il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente del Brasile Luis Inacio "Lula" da Silva e il direttore del Fondo monetario Internazionale, Kristalina Georgieva. Molto atteso anche il nuovo faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Prima di atterrare in Puglia, Francesco ha ricevuto in Vaticano una delegazione di comici da tutto il mondo. Atterrato a Fasano verso mezzogiorno, il Pontefice è sceso dall'elicottero con un bastone ed è stato accolto dal presidente del consiglio e "padrone di casa" del G7, Giorgia Meloni. I primi incontri bilaterali del pontefice sono stati quelli con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.

Il Papa al G7, i ringraziamenti di Meloni

La pace è stata al centro dell'incontro del Papa con Zelensky. Lo ha ammesso lo stesso presidente ucraino scrivendo su Telegram di aver parlato con lui della "Formula per la Pace, del ruolo della Santa Sede nello stabilire una pace giusta e sostenibile per l'Ucraina e delle aspettative del vertice globale per la pace. Apprezziamo la partecipazione del Vaticano al vertice e gli sforzi volti ad avvicinare la pace, in particolare la restituzione dei bambini ucraini rapiti dalla Russia". Zelensky ha ringraziato il Pontefice per la vicinanza spirituale al popolo ucraino e per gli aiuti umanitari che da quando è scoppiato il conflitto mai sono mancati da parte della Santa Sede.

Dopo i primi due bilaterali, Francesco si è recato nella sala dove i leader del G7 e dei Paesi outreach si sono riuniti per la sessione dedicata all'intelligenza artificiale, all'energia e all'Africa e al Mediterraneo. L'AI è un argomento che ultimamente suscita grande interesse nel Pontefice, mentre il Mediterranea è sempre stato al centro dei suoi interventi pubblici. Entrando in sala, Bergoglio è stato accolto dagli applausi degli altri leader per questa storica prima volta di un Papa ad un G7 che la presidente Meloni è riuscita a realizzare. Un successo rivendicato dalla premier che in apertura del panel ha sottolineato: "non ringrazierò mai abbastanza Sua Santità per essere qui: è un grande onore di avere il Papa che condividerà con noi un momento storico".

Il discorso

Francesco non ha rinunciato al suo modo di fare e davanti ai grandi della Terra ha mostrato due discorsi, spiegando di preferire leggere quello breve. Nel panel dedicato all'argomento, il Papa ha pronunciato parole che riprendono quanto già affermato in precedenza. Per Francesco, infatti, l'intelligenza artificiale è "uno strumento affascinante e tremendo al tempo stesso" e "i benefici o i danni che essa porterà dipenderanno dal suo impiego". L'AI deve essere al servizio dell'uomo, non viceversa. Questo è il cuore del discorso papale in cui è stato affermato che quelli tecnologici devono essere "strumenti per la costruzione del bene e di un domani migliore, debbono essere sempre ordinati al bene di ogni essere umano. Devono avere un’ispirazione etica". La questione etica di fronte all'avvento dell'intelligenza artificiale è un tema molto sentito nel mondo cattolico, di recente affrontato anche da uno stimato intellettuale cattolico come Rocco Pezzimenti in un saggio di "De veritate. Cinque prospettive di ricerca". Francesco ha dato voce a questa preoccupazione davanti ai potenti del mondo, collegandola anche a quella della guerra. Per il Papa, infatti, "nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano" ed è il motivo per cui ha chiesto di bandire per sempre le "armi letali autonome". Nel discorso lungo che non ha letto ma solo consegnato, invece, il Papa ha strigliato l'Occidente dicendo "sta perdendo il valore della persona". Nel discorso preparato per l'occasione ma non letto integralmente, si è inoltre fatto riferimento ad uno "smarrimento o quantomeno un'eclissi del senso dell'umano e un'apparente insignificanza del concetto di dignità umana".

Ridere di Dio? Si può, parola del Papa

Francesco ha incontrato i comici provenienti da tutto il mondo di prima mattina e li ha incoraggiati sulla via dell'ironia. "Si può ridere anche di Dio? Certo, non è una bestemmia questa, come si gioca e si scherza con le persone che amiamo". Anzi, secondo il Papa i comici fanno "un miracolo" perché riescono "a far sorridere anche trattando problemi, fatti piccoli e grandi della storia". Chiedendo di evitare abusi e spargere terrore, Bergoglio ha anche invitato i comici a non prendere di mira i poveri e gli emarginati. L'onore più grande tra i comici ricevuti in Vaticano è stato riservato a Luciana Littizzetto che al termine dell'udienza ha letto lapreghiera di San Tommaso Moro nota come la preghiera "Del buon umore" che Bergoglio aveva citato nel suo discorso.

Il colpo di Giorgia Meloni

La partecipazione del pontefice al vertice dei grandi della Terra è stata definita "storica" dal presidente del consiglio italiano, Giorgia Meloni che ne è stata l'artefice. In occasione di un incontro con i preti romani all'università Salesiana di Roma, il Papa aveva anticipato di cosa parlerà al summit: "Al G7 parleremo di intelligenza artificiale e anche di pace. Farò incontri bilaterali, ci sono le richieste di sette capi di Stato. Li incontrerò tutti", aveva detto Bergoglio. Parlando ai preti, il Pontefice non si era risparmiato una battuta delle sue, dicendo: "io ai politici domanderei 'come sta la tua intelligenza naturale?'".

Oggi a Fasano il Santo Padre partecipa alla Sessione comune e pronuncerà il suo discorso che potrebbe riprendere quanto già affermato ad inizio anno nel messaggio per la 57esima Giornata Mondiale per la Pace dedicato proprio ad intelligenza artificiale e pace. In quell'occasione Bergoglio aveva chiesto allo sviluppo tecnologico di "salvaguardare i diritti umani fondamentali, rispettando le istituzioni e le leggi che promuovono lo sviluppo umano integrale" sostenendo che l'"intelligenza artificiale dovrebbe essere al servizio del migliore potenziale umano e delle nostre più alte aspirazioni, non in competizione con essi".

Guerra e pace

Francesco non smette di chiedere la pace in Ucraina nelle sue occasioni pubbliche. A Borgo Egnazia ha la possibilità di lanciare il suo appello di fronte ai grandi della Terra. Una sensibilità che non lo vede allineato alle posizioni di diversi suoi interlocutori odierni: non solo Volodymyr Zelensky, con il quale le differenze erano emerse anche nel corso dell'incontro in Vaticano del 23 maggio 2023, ma anche il francese Macron e l'americano Biden. Sulla situazione russo-ucraina ed anche sulla questione israelo-palestinese, invece, Francesco si trova a parlare una lingua più simile con i leader di Turchia e Brasile.

Con Lula, peraltro, c'è un antico rapporto consuetudinario che si è visto anche nel momento più difficile dell'attuale presidente brasiliano, col regalo di un rosario mentre si trovava in carcere nel 2018 con l'accusa di corruzione e riciclaggio.

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