La sveglia alle 4, le udienze e l'Eucaristia: la giornata di papa Francesco. "Alcune volte mi addormento nella preghiera"

Bergoglio ha detto ai gesuiti di Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore di essere "vecchio" e ha raccontato le abitudini e il rapporto con la preghiera

La sveglia alle 4, le udienze e l'Eucaristia: la giornata di papa Francesco. "Alcune volte mi addormento nella preghiera"
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Il Papa? Si alza alle 4 perché è "vecchio". Una confessione che arriva dal diretto interessato negli ormai tradizionali colloqui con i membri della Compagnia di Gesù incontrati nei viaggi apostolici. L'ultimo caso è quello di Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Le conversazioni sono state raccolte da padre Antonio Spadaro, ex direttore de "La Civiltà Cattolica" ed attuale Sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione. Le anticipazioni sono state pubblicate oggi su "Il Corriere della Sera".

Riposo e preghiera

Rispondendo ad una delle domande dei suoi confratelli che gli chiedeva come facesse a trovare il tempo per pregare tra i tanti impegni quotidiani, Francesco ha risposto tranquillamente di averne bisogno ed ha spiegato: "Mi alzo presto perche' sono vecchio. Dopo il riposo, che mi fa bene, mi alzo verso le 4, poi alle 5 comincio la preghiera: dico il breviario e parlo al Signore. Se la preghiera è un po', diciamo cosi', 'noiosa', allora dico il rosario". Francesco ha raccontato ai gesuiti locali il suo rapporto con la preghiera: "A volte davanti al Signore faccio una preghiera silenziosa, prego, celebro l'Eucarestia, certo. La sera faccio ancora un po' di preghiera".

Su questo tema, il Pontefice ha aggiunto anche un aneddoto dicendo che "alcune volte mi addormento nella preghiera. E questo, quando capita, non è un problema: per me è un segnale che sto bene con il Signore!". Francesco, che ha spento le 87 candeline lo scorso dicembre, è solito scherzare sulla sua età. Di recente, in udienza di ritorno dal lungo viaggio apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore, Bergoglio ha detto di ringraziare il Signore che gli "ha concesso di fare da vecchio Papa quello che avrei voluto fare da giovane gesuita, perché io volevo andare missionario lì", parlando del suo viaggio tra Asia e Oceania.

Il perdono

Nei colloqui coi gesuiti registrati da padre Spadaro, Francesco è tornato su uno dei suoi temi prefetiti: la misericordia. Rispondendo alla domanda di un religioso che gli chiedeva le sue decisioni più importanti come primo Papa gesuita, il Pontefice ha invitato a leggere l'esortazione apostolica Evangelii gaudium definita "un programma di pontificato" e poi ha sollevato l'attenzione sulla predicazione, facendo un appello: "non trasformiamo il confessionale in un consultorio psichiatrico, in un tribunale". Nell'incontro ha ribadito la sua idea di misericordia che non conosce condizioni, dicendo ai gesuiti: "perdonate sempre! Se uno chiede perdono, voi perdonatelo. Confesso che in 53 anni di sacerdozio non ho mai rifiutato un'assoluzione. Anche se era incompleta". Parole che potrebbero far discutere.

Raccontando del suo viaggio in Myanmar dopo una domanda di un gesuita, Francesco ha rievocato il suo incontro con l'ex leader birmana Aung San Suu Kyi attualmente agli arresti domiciliari ed ha rivelato di aver chiesto la sua liberazione.

Rivolgendosi al religioso birmano che gli ha rivolto la domanda, Bergoglio ha anche aggiunto: "Il futuro del tuo Paese deve essere la pace fondata sul rispetto della dignita' e dei diritti di tutti, sul rispetto di un ordine democratico che consenta a ciascuno di dare il suo contributo al bene comune".

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