La Verdi con Marshall in 9 regioni

L’orchestra Verdi, è vero, ha trovato stabilmente casa in quel gioiello della musica e per la musica che è l’Auditorium Cariplo. Nonostante ciò, non disdegna di giocare in trasferta, peraltro centrando sempre il punteggio pieno. Come dimostrano i fatti. Così, dopo la fresca tournée nella tiepida Svizzera, è ora la volta del grande tour italiano, che porterà l’ensemble in giro per 15 città di 9 regioni. Soprattutto al Sud. «Si - spiega il direttore generale Luigi Corbani -, perchè il Meridione è pieno di associazioni e società concertistiche che garantiscono la diffusione della classica nel Paese, pur soffrendo tremendamente per i tagli ai contributi pubblici». Per la verità, il tour è cominciato già domenica scorsa, a Torino, per proseguire il giorno dopo a Mantova. Stasera sarà la volta di Mestre, mentre sabato la Verdi sarà a Roma, alla Sapienza. E, domenica 18, l’attesa esecuzione a L’Aquila, all’Auditorium della Guardia di Finanza, per l’associazione concertistica Baratelli del capoluogo abruzzese. Quindi, rientro a Milano per il quinto appuntamento stagionale (22, 23 e 25 ottobre) con i Rilling (Helmuth, direttore, e la figlia Rahel, violinista), seguito dall’esecuzione del Requiem di Verdi, a cavallo di Ognissanti (29 e 30 ottobre e 1 novembre), sul podio il direttore stabile Xian Zhang. Giusto il momento di tirare il fiato, e di nuovo ripartenza per il Sud per la seconda porte della lunga e certamente faticosa tournée nazionale, con il doppio concerto (l’unico) al Politeama di Palermo il 3 novembre, Messina il 6, Palmi il 7, Lamezia Terme l’8, Taranto il 9, Bari (al Petruzzelli) l’11, Teramo il 12, Pescara il 13, Campobasso il 14, infine Sulmona domenica 15 novembre. Ad accompagnare la grande orchestra nella lunga maratona musicale, il maestro britannico Wayne Marshall, direttore principale ospite ed ottimo pianista, oltre che organista d’eccellenza. Lo dimostrerà in uno dei due programmi scelti per il tour, con l’esecuzione del complesso Concerto in Fa di Gershwin, cui si aggiungeranno le Symphonic dances e l’Overture da West Side Story di Bernstein.

Più classica ma altrettanto stimolante l’impronta del secondo programma, sempre con Marshall al timone di comando, per l’esecuzione del Concerto in Re minore per violino e orchestra di Sibeluis (solista la sfolgorante ventenne di Colico, Lecco, Francesca Dego), e le suite dal balletto Romeo e Giulietta di Prokofiev.

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