Si stanno per spegnere i riflettori su Trame di Luce, lo scenografico percorso immersivo in scena da novembre al 7 gennaio ai Giardini Reali di Monza. Una passeggiata di un chilometro costellata di installazioni luminose a esaltare i già magici esterni di Villa Reale, meraviglia neoclassica progettata da Giuseppe Piermarini.
Uno spettacolo nello spettacolo, oltre che un successo travolgente. Con visite e post sui social da perdere il conto. Non una novità. Perché, se nei solenni interni di Villa Reale il tempo sembra essersi fermato all'epoca asburgica, i quaranta ettari di giardini pennellati a regola d'arte sono vivi e vissuti.
Spettacoli, passeggiate guidate e momenti di relax per coppie e famiglie ruotano attorno a questo capolavoro verde open air. Da scoprire e riscoprire. Come una matrioska, i Giardini Reali svelano ogni volta una nuova sorpresa. Come le mura neogotiche mimetizzate nella vegetazione, la grotta di Nettuno che si specchia nell'acqua e il roseto, che dal 1965, in virtù di un concorso che ha avuto come madrina anche Rita Levi Montalcini, richiama botanici da tutto il mondo.
Stessa cosa succede nel polmone verde di Monza, il Parco. Maratone, bike tour, concerti e manifestazioni a 360 gradi animano i 720 ettari di oasi green cittadina dove, tra l'altro, sono raccolti gioielli architettonici, cascine, mulini e un centro ippico.
Vicino di casa del Parco è l'Autodromo Nazionale Monza, dal 1922 tempio della Formula 1. È uno dei biglietti da visita di Monza. Ed è anche tra i più antichi del mondo, il più veloce e il più apprezzato dai piloti (insieme a quello di Montecarlo).
Con la sua storia ricca di avvenimenti eccezionali che hanno segnato l'evoluzione dell'automobilismo, questo circuito non lascia indifferenti neanche i meno appassionati di motori. Riesce a coinvolgere tutti, dagli spalti alla pista. Anche qui, non ci si limita ad assistere, ma si vive lo spazio, con tour guidati alla scoperta di curiosità e aneddoti dal dietro le quinte del Gran Premio al podio, e corsi di guida sportiva ad alta adrenalina.
Custode di arte e storia è, invece, il Duomo, voluto dalla regina longobarda Teodolinda. Tra i suoi tesori, la Corona Ferrea. Simbolo del potere regale, è custodita nella preziosa Cappella. Fuori da parchi, ville e giardini del centro, il know how d'eccellenza nel design made in Brianza.
Se Milano richiama il mondo intero con il Salone del Mobile, l'origine di tutto è a nord del capoluogo lombardo.
Già agli inizi del Novecento, a Lissone fioriva l'industria del legno, del compensato, degli specchi, degli accessori in metallo, dei marmi e dei tessuti. E in quel periodo gli artigiani brianzoli andavano a caccia di legni pregiati in Africa e America Latina per impreziosire Villa Reale. Sono profonde, quindi, le radici dello sviluppo legato al mercato dell'arredamento che, dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, ha visto nascere e consolidarsi la leadership del distretto, pronto a rilanciare il Paese.
Dagli anni Settanta la svolta: dal su misura al su disegno, il design ha preso il sopravvento, regalando nuovi successi.
Oggi solo a Lissone ci sono 173 negozi di arredamento e 248 aziende produttrici. Non basta. Con 2.
754 attività e 400 punti vendita tra negozi, outlet e show room, la Brianza genera un giro d'affari che vale oltre 2 miliardi di euro. A Lissone, poi, c'è la più grande Biblioteca del Mobile e dell'arredamento in Europa, nata nel 1941. E l'Istituto del legno, del mobile, dell'arredamento G. Meroni (IPSIA) è la più grande scuola europea del legno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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