I punti chiave
Siete alla ricerca di un luogo da visitare pieno di storia e di bellezza? Padova è il posto che fa per voi. L'elegante città del Veneto è parte integrante della zona più popolosa dell'intero Triveneto. Capitale della cultura durante il trecento Padova è una meta turistica molto interessante, ricca di location ricolme di storia e di bellezza. Perfetta per una gita breve di un giorno o per un soggiorno mirato, così da scoprire la stessa regione Veneto.
Non solo perché la città è una destinazione universitaria molto gettonata ma è anche nota come la città dei tre senza: dal Caffè senza porte passando per il Prato senz'erba fino al Santo senza nome. Ed è alla figura di Sant'Antonio che Padova è legata profondamente: noto semplicemente come il Santo, vanta la presenza di una basilica che è considerata anche un santuario e meta di pellegrinaggio. Scopriamo senza indugio questa bellissima città.
Padova un po' di curiosità
Si dice che le origini di Padova siano legate alla figura di Antenore che, nel 1185 a.C, scappando da Troia risalì il fiume Brenta alla ricerca di una nuova dimora, scacciando gli Euganei che qui dimoravano. Sin dall'antichità la città si è distinta per la collocazione positiva che le permetteva un florido commercio, una valida lavorazione della lana con annesso allevamento di cavalli. Il supporto di Roma Antica le ha garantito di fronteggiare l'avanzare dei Galli, per poi finire invasa dagli Unni di Attila. Durante il Medioevo ha subito diversi assedi e colonizzazioni che hanno reso la città decadente, fino alla rinascita come comune indipendente con tanto di espansione dei territori e dei domini. La costruzione dell'Università nel 1222 ha dato il via a un lungo periodo di grazia, sorretta anche dalla presenza di Sant'Antonio in qualità di predicatore e di Giotto che qui ha dipinto la Cappella degli Scrovegni.
Con l'avvento della Signoria dei Carraresi la città ha vissuto un lungo arco temporale di rinascita e splendore, puntando sull'arte e sull'economia, ma offuscato da una serie di lotte e guerre con Milano e Venezia, per poi finire sotto la gestione di quest'ultima. La signoria veneziana ha garantito prosperità e pace alla città stessa, trasformandola in una meta culturale molto ambita tanto da catalizzare l'attenzione dello stesso Galileo Galieli. Successivamente sono state costruite le mura quale simbolo di protezione e, con il tempo, Padova è finita sotto la gestione di Napoleone e poi del Regno Lombardo-Veneto asburgico, per poi diventare centro della resistenza contro il nazifascismo, durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre nel dopoguerra ha visto un costante sviluppo economico intervallato da momenti di forte tensione sociale durante gli anni di piombo. Questi hanno portato al rinnovamento dell'assetto urbanistico attuale, con la nascita e la costruzione di moderni edifici.
Padova, i luoghi d'interesse: ecco cosa vedere
La città di Padova vanta una corposa presenza di monumenti e luoghi culturali di grande interesse che meritano una visita approfondita e che sono il simbolo della storia e della crescita della città stessa all'interno di un lungo arco storico-temporale, nonostante manchino le tracce del percorso legato alle sue origini. La città vanta un numero impressionante di architetture civili, culturali, religiose e due siti parte integrante del Patrimonio dell'Unesco.
Basilica del Santo
Questa è la prima delle tre zone dei tre senza, è la più importante ed è meta di pellegrinaggio: parliamo della Pontificia Basilica Minore di Sant'Antonio di Padova che i cittadini chiamano la basilica del santo. Nella piazza antistante svetta il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. La Basilica è gestita dai francescani dell'Ordine dei frati minori conventuali, mentre dal 2021 è inclusa dall'Unesco tra i Patrimoni dell'Umanità nel sito dei cicli di affreschi del XIV secolo di Padova. Intorno al 1229 vi soggiornò proprio il Santo che qui venne tumulato, per suo volere, e le spoglie composte in una piccola chiesa. Le innumerevoli testimonianze di miracoli hanno spinto verso la creazione di una Basilica a lui dedicata, dove convivono lo stile romanico della facciata con gli archi in stile gotico e le cupole bizzantine. All'interno sono presenti innumerevoli monumenti e affreschi, alcuni riconducibili alla figura di Giotto.
Prato della Valle e Università
Prato della Valle e il secondo dei tre senza ovvero un prato senza erba, una struttura ellittica eretta quale centro commerciale di un tempo e circondato da ben 78 statue di personaggi legati a Padova e all'Università. Un tempo era un'area paludosa che ha visto la creazione di una canaletta che abbraccia lo spazio, definito isola, quale luogo di raccolto e scolo delle acque piovane e di bonifica della zona. L'Università invece è nota come Palazzo del Bo, ancora oggi sede del Rettorato e della Scuola di Giurisprudenza e del Teatro Anatomico più antico del mondo. Durante il 1932 fu costruita la nuova ala del Palazzo sotto il Rettorato di Carlo Anti con lavori eseguiti da Gio Ponti e numerosi artisti del novecento.
Cappella degli Scrovegni
Commissionata da Enrico degli Scrovegni la Cappella degli Scrovegni in origine era un oratorio privato, successivamente tramutato in un mausoleo familiare. È un luogo pieno di bellezza e storia, dal 2021 parte dei Patrimoni dell'Umanità Unesco nel sito dei cicli di affreschi del XIV secolo di Padova. Qui è presente un articolato e ricco ciclo di affreschi di Giotto ispirati al Vecchio e Nuovo Testamento, fino all'impressionante Giudizio Universale.
Chiesa di Santa Giustina
Accanto a Prato della Valle è collocata la Basilica abbaziale di Santa Giustina e ancora oggi considerata tra i monumenti di culto più grandi del mondo. Qui venne tumulata l'omonima santa e, nei secoli, è diventato luogo di sepoltura prediletto da santi e vescovi. La struttura mastodontica è sormontata da otto cupole, comprensiva di 20 cappelle decorate con affreschi, opere, statue e dipinti. All'interno è presente anche la cappella funebre di San Prosdocimo, ovvero la più antica chiesa di Padova.
Basilica di Santa Maria Assunta
La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta è il Duomo di Padova ovvero il principale luogo di culto della città, sede vescovile e area di conservazione e culto dei corpi di san Daniele, san Leonino e di san Gregorio Barbarigo. La costruzione della struttura, che ha visto anche l'intervento di Michelangelo Buonarrotti, sorge sopra un'antica cattedrale palocristiana ma ha subito svariati rimodernamenti e ricostruzioni anche per colpa del terremoto del 1117. La parte esterna più sobria e incompleta contrasta con l'interno, dove sono presenti tre navate oltre alla Sacrestia dei Canonici, con le opere della Madonna col Bambino di Giusto de' Menabuoi e due tele di Giandomenico Tiepolo.
Ghetto e Sinagoga
La Sinagoga sorge nell'area definita un tempo ghetto dove sono presenti una serie di antichi cimiteri ebraici e un labirinto di strade che caratterizzano questa parte della città. I primi insediamenti ebraici rimandano al '300 e hanno favorito uno sviluppo vivace e florido dell'area, sia economico che culturale, ma anche caratterizzato da lunghi periodi di reclusione all'interno del ghetto. Qui risiede l'antica Sinagoga che nel 1943 che è stata incendiata per atto doloso, poi restaurata e oggi parte integrante del patrimonio storico e culturale con funzione di Sala Polivalente.
Portici, piazza delle Erbe e Specola
Sono ben 25 i chilometri che caratterizzano il lungo percorso dei portici di Padova, che vantano origini antiche con influenze in stile romanico, gotico, rinascimentale, neoclassico e moderno. Camminando si raggiunge piazza delle Erbe dove ha sede il Palazzo della Regione con il mercato della frutta e della verdura. Poco fuori città ci si può imbattere nel bellissimo osservatorio astronomcio de La Specola, con una interessante area antica di grande pregio.
Caffè Pedrocchi
Ultimo dei tre senza ecco lo storico Caffè Pedrocchi un tempo aperto 24 ore su 24, e noto come il caffè senza porte. Luogo storico di fama internazionale, era un rinomato luogo d'incontro frequentato da intellettuali, studenti, accademici e uomini politici.
Orto Botanico
Fondato nel lontano 1545 è considerato il più antico orto botanico nel mondo, a pochi passi da Prato della Valle e dal 1997 è Patrimonio dell'Unesco.
Famoso anche come giardino dei semplici in origine era destinato alla coltivazione delle erbe officinali, divenendo nel tempo esempio di bellezza architettonica rinascimentale. Ha permesso di effettuare passi in avanti in campo medico e della scienza botanica, e ancora oggi è un esempio da emulare anche come centro di attività didattica universitaria, educazione e ricerca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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