È un vigliacco chi picchia. E pure chi copre

Verrebbe da ricordare che sono i cinquant'anni dall'esecuzione a sprangate di Sergio Ramelli per mano di borghesissimi studenti universitari di Medicina

È un vigliacco chi picchia. E pure chi copre
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La cosa più grave è che è successo dentro un'università, quello che dovrebbe essere il tempio del sapere e della libertà. Ma sarà perché erano troppo impegnati nella gita a Ventotene per denunciare la violenza del Fascismo tornato al governo, però a quelli del Pd dev'essere sfuggito il pestaggio di uno studente di destra al grido di «Sporco fascista», solo perché iscritto a un circolo di Gioventù nazionale, i ragazzi di FdI. Nemmeno una parola, muta perfino la sempre così attenta alle prevaricazioni Elly Schlein che, forse temendo il mal di mare, non si era nemmeno imbarcata. E gli altri tutti zitti, appecoronati dietro il suo vergognoso silenzio. Eppure i 22 giorni di prognosi, fratture e micro-fratture facciali per lo studente universitario a Pavia Roberto Buzzi, non sono certo roba da poco. Immaginatevi se fosse successo il contrario e a essere picchiato fosse stato uno studente di sinistra. Apriti cielo. E giustamente. Ma sarebbe giusto aprire il cielo urlando la sacrosanta indignazione anche a parti inverse. Di fronte a due codardi: uno che lo teneva fermo e uno che menava come un fabbro. In faccia, per far male. Gente vile, imbevuta dall'eterna ossessione dell'antifascismo militante che prevede l'eliminazione fisica di chi la pensa diversamente. Verrebbe da ricordare che sono i cinquant'anni dall'esecuzione a sprangate di Sergio Ramelli per mano di borghesissimi studenti universitari di Medicina, sperando che la tragedia si riproponga in farsa e non nuovamente in tragedia.

Inorridendo perché come quella volta si disse che era un regolamento di conti tra fasci, oggi si è tentato di dire che era una questione di donne. Vigliacchi senza onore: quelli che hanno picchiato, ma anche quelli che ancora cercano di coprire la violenza quando è di sinistra.

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