Al pozzo, sotto il leccio di Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure. È qui che domenica il regista-attore-scrittore Pino Petruzzelli apre la nona edizione di Tigullio a teatro con il suo «Non chiamarmi zingaro». Promosso da Centro Teatro Ipotesi, Comune, Villa Durazzo, Provincia, Banca Carige e Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, il festival gioca sulla costante del viaggio per dilatarla nel quotidiano più o meno problematico. Petruzzelli osa sul saggio per teatralizzarlo; lontano dai televisivi palchi estivi, ingaggia in villa l'arte di una seduzione che passa attraverso quei temi forti divorati nel suo peregrinare e squadernati per smuovere. Perché «non mandiamo in vacanza il cervello: - provoca lui - la cultura è un momento di crescita e il teatro è cultura». Novità di questa edizione «il viaggiare in quella linea sottile che divide il teatro da narrativa e saggistica». È il testo di sola lettura che si fa piece, alla faccia di un format paludoso per lasciare spazio alla comunicazione senza parete. Ecco «Non chiamarmi zingaro», scritto, diretto e interpretato da Petruzzelli e coprodotto da Teatro Ipotesi, Stabile di Genova e Mittelfest 2009 dove lo spettacolo ha debuttato. Lunedì 24 lomaggio a Luis Sepùlveda con la Compagnia della Formiche di Bari che, tra ragione e sentimento, porta in scena «Diario di un killer sentimentale» con Daniele Nuccitelli, regia di Gian Piero Borgia. Serata finale il 25 con Lorenza Zambon che ritorna con «Lezioni di giardinaggio» prodotto da Casa Alfieri e Teatro e Natura: incontro teatrale tra il vero e il semiserio.
Ogni appuntamento sarà preceduto alle 20.30 dalla degustazione di vini liguri in collaborazione con lAzienda Agricola Massimo Alessandri, mentre la biblioteca comunale proporrà libri legati al festival. Alle 21 gli spettacoli ad ingresso libero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.