Al Vittoriano le donne d'Italia: principesse e mondine, hanno fatto la nazione

Regine, artiste, maestre, suore, balie, crocerossine, cicliste, premi Nobel: le celebrazioni dei 150 anni dell'unità chiudono con una mostra sulle protagoniste della nostra storia

Tante donne, tutte speciali. C'è la regina Margherita e c'è la contessa di Castiglione. C'è Ernestina Paper, la prima laureata in medicina dell'Italia unita, e c'è Alfonsina Strada, che nel 1926 corse con gli uomini il Giro d'Italia. C'è pure Rina Monti, nel 1908 diventò zoologa all'università di Sassari. E poi, i premi Nobel Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini, Luisa Spagnoli che inventò il bacio Perugina, Emanuele Loi, la poliziotta che nel 1992 morì in servizio, e le facce note di Lina Merlin, Susanna Agnelli, Anna Magnani, Palma Bucarelli, Maria Montessori, Anna Kuliscioff.
Sono loro «Le donne che hanno fatto l'Italia» e che danno il titolo alla mostra che si aprirà martedì al complesso del Vittoriano e che resterà aperta fino al 20 gennaio, Regine, artiste, mondine e maestre, sono quelle che hanno fatto la nostra storia e che ora chiudono le celebrazioni dei 150 anni dell'unità. «Sarebbe interessante - disse Giorgio Napolitano un anno fa aprendo le manifestazioni - rintracciare il contributo femminile». Detto fatto.
La rassegna, che verrà inaugurata da Giuliano Amato, è divisa in tre sezioni. Quadri, fotografie, oggetti, documenti, una sorta di antologia femminile della Nazione. Si comincia con le signore dei salotti piemontesi e dei circoli letterari: Cristina Belgioso, Eleonora Fonseca Pimontel, Adelaide Ristoiri, oltre a Margherita di Savoia e alla Castiglione. Ci sono i loro abiti d'epoca, le loro testimonianze, i dipinti che le ritraggono.
Si prosegue con le famose e meno famose del Novecento. Accanto alla Deledda e alla Magnani, ecco le tabacchine, le suore, le mondine, le crocerossine, le balie. Poi le 21 donne dell'Assemblea costituente, che spiccano nelle foto tessera dalla terza pagina della Domenica del Corriere del luglio 1946.
Le artiste sono una ventina.

Loro l'Italia l'hanno fatta con i colori e con le forme: tra le altre, Edita Broglio, Daphne Maugham Casorati, Antonietta Raphael, Carla Accardi, Bice Lazzari, Giosetta Fioroni, Marisa Merz. «Se oggi ci sono nuove generazioni di artiste - dice Lea Mattarella - è perchè prima di loro è esistito un piccolo coraggioso esercito di pioniere».

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