Genova - Tre persone sono morte in una sparatoria avvenuta stamani in strada a Sussisa, una frazione di Sori, sulle alture della riviera genovese di levante. Si tratta di un duplice omicidio e di un suicidio.
Le cause della sparatoria Si chiama Renzo Castagnola, aveva 65 anni, l’uomo che stamani ha sparato a due guardie zoofile, un uomo ed una donna, e si è poi suicidato a Sussisa. Nella sparatoria è rimasta ferita anche la moglie dell’uomo. Le guardie provinciali - Elvio Fichera e Paola Quartino - si erano presentate presso l’abitazione dell’uomo con un decreto, firmato dal pubblico ministero Piercarlo di Gennaro, di sequestro dei suoi cani da caccia in seguito a segnalazioni di maltrattamenti.
"Prendo una penna", ma torna armato Dopo aver ascoltato la lettura del decreto e delle contestazioni, al momento di firmare, l’uomo ha detto: "Vado a prendere una penna". E' invece tornato armato e ha iniziato a sparare all’impazzata. La moglie, che si trovava sulla traiettoria è rimasta ferita. Sul luogo erano presenti anche vigili urbani e carabinieri che sono riusciti a mettersi in salvo. Castagnola aveva un porto d’armi per armi da caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute di caccia al cinghiale.
Le vittime Paola Quartini aveva 55 anni ed era di Camogli (Genova). Era una guardia zoofila volontaria iscritta alla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) di Genova. Elvio Fichera, 72 anni di Genova, era anch’egli guardia zoofila volontaria iscritto all’associazione Amici Animali Abbandonati di Genova.
Negli ultimi mesi si era occupato del caso del cinghiale "Piero", adottato dagli abitanti di un quartiere sulle alture genovesi in cui entrava per frugare tra i rifiuti. Fichera era vedovo ed aveva due figli. L’assassino, Renzo Castagnola, di 58 anni, era residente a Sori ed era molto conosciuto negli ambienti venatori del Levante genovese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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