La procedura di registrazione sui social e per altri siti e servizi online è oramai una prassi consolidata e soprattutto coinvolge milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Ma non sempre il tutto va a buon fine, come è accaduto a una donna, Natalie Weiner, che non è stata in grado di creare un account online a causa del sistema informatico del sito che l'ha bloccata a causa del suo cognome, ritenuto offensivo.
A quanto sembra non si tratta di un cognome raro, per questo la donna in questione sarebbe rimasta alquanto basita manifestando la sua incredulità attraverso un post su Twitter, corredato dallo screenshot della mancata registrazione. Sull'immagine si legge testualmente: "Linguaggio offensivo scoperto nel campo del cognome".
Il post ha ricevuto 21.000 "mi piace" e tanti hanno dimostrato la propria solidarietà e vicinanza. Inoltre, dalle risposte ricevute, si evince che la donna non è l'unica. Moltre olte altre persone hanno riscontrato lo stesso problema: c'è chi, come l'utente Philip Sporn, ha detto di essere stato costretto a cambiare il cognome in Spron perché l'originale contiene un linguaggio offensivo.
Il problema del linguaggio offensivo utilizzato su internet è di estrema importanza e per questo i vari siti web si sono attrezzati con algoritmi in grado di riconoscere e bloccare un certo tipo di terminologia scorretta e volgare, ma in casi come questo vengono fuori i bug di un sistema non certo
infallibile. Ritornando a Natalie, il suo tweet ha avuto un grosso seguito e lei stessa rispondendo si dice pronta a continuare la battaglia:"Quelli di noi con cognomi offensivi sono qui e non saremo messi a tacere."this is without a doubt the best thing that's ever happened to me pic.twitter.com/rnVkmhB2dy
— Natalie Weiner (@natalieweiner) 28 agosto 2018
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