Il leader alawita ha voluto esprimere la sua riconoscenza non solo nei confronti delle truppe di Marj al Sultan, ma di tutti gli uomini impegnati sul campo
Bashar al Assad
I miliziani del sedicente Stato Islamico sono passati alla controffensiva. Se fino a pochi giorni fa gli uomini del Califfato continuavano a perdere terreno in Iraq come in Siria, da ieri l’Isis ha iniziato a rispondere ferocemente agli attacchi, dalla capitale del Califfato, Raqqa
Oltre cinquantina diplomatici americani chiedono a gran voce di far guerra contro Bashar Al Assad
Dopo l’ok del governo siriano, nella notte tra giovedì e venerdì è entrato a Daraya, una località alla periferia sud di Damasco controllata dai ribelli, il secondo convoglio umanitario contenente cibo per la popolazione civile stremata da cinque anni di conflitto
Il candidato repubblicano vuole il dialogo con Putin e con il regime siriano in funzione anti-Isis
Prima la notizia: per la prima volta nella storia moderna siriana il parlamento di Damasco viene presieduto da una donna, Hediye Abbas, eletta con la maggioranza dei voti presidente dell’Assemblea del popolo. La nomina della Abbas rappresenta la naturale conclusione delle elezioni che si sono tenute il 13 aprile nei territori sotto controllo delle forze lealiste. E questo la dice lunga su come la Siria rappresenti – rispetto ai nostri “alleati” mediorientali – un’eccezione
Dopo Richard Black – il senatore dello Stato della Virginia, che aveva affermato che il caos in Siria era stato provocato dall’Occidente – arriva la dura accusa di Peter Ford, ex ambasciatore inglese in Siria: “Gli Usa sono effettivamente alleati con una parte di Al Qaida” (Al Nusra) nel tentativo di “eliminare il governo secolare di Bashar Al Assad in Siria”
Dala strage di Ghuta fino ai bombardamenti degli ospedali. Qualcosa non torna nella "narrazione" sulla guerra in Siria
Mosca si riserva il diritto di procedere unilateralmente contro i terroristi che non osservano il cessate il fuoco in Siria a partire dal prossimo 25 maggio
Alta tensione lungo il confine tra Libano e Siria. Secondo quanto riporta la televisione libaneseAl-Manar, all’inizio di maggio i miliziani del Fronte al-Nusra e quelli di altri gruppi radicali, avrebbero lanciato numerosi razzi e colpi di mortaio nelle zone controllate dai combattenti sciiti libanesi e dall’esercito governativo siriano nelle città di Wadi Barada, al-Kfeir, Zabadani, Serghaya e Hreira