Il critico d'arte aveva avuto un litigio coi carabinieri all'ingresso dell'esposizione

Il critico d'arte aveva avuto un litigio coi carabinieri all'ingresso dell'esposizione
Il critico d'arte racconta su Facebook la disavventura di cui è stato protagonista in alta quota
Piccola disavventura in volo per Vittorio Sgarbi, che è andato su tutte le furie dichiarando guerra alla compagnia aerea svizzera Swiss Air. I fatti ci vengono raccontati dallo stesso critico d'arte, con un video pubblicato sul proprio profilo Facebook e che potete vedere in fondo alla pagina.Ma cosa ha fatto scatenare l'ira di Vittorio Sgarbi? La toilette, o meglio, il trattamento che gli stewart della compagnia gli hanno riservato perché si era macchiato di aver utilizzato il bagno della prima classe, quello più vicino a lui.Il critico d'arte, infatti, come racconta, era seduto alla quarta fila e, colto da improvviso bisogno fisiologico, scomoda i passeggeri accanto a lui e si dirige verso il bagno a lui più vicino, quello accanto alla cabina di pilotaggio.Secondo la policy della compagnia aerea, infatti, quella toilette è riservata alla prima classe, ovvero alle prime tre file. Dalla quarta in poi, bisogna andare in fondo all'aereo.Un ragionamento che Sgarbi ritiene assurdo e per il quale si è lamentato sul social network, oltre ad aver accusato gli stewart (definiti tangheri, ovvero persone dai modi rozzi) di essersi rivolti a lui con tono arrogante e di averlo addirittura spinto, minacciando addirittura di chiamare la polizia se lui avesse alzato la voce."Un risultato però l'hanno ottenuto", conclude il critico, "io non salirò mai più su un volo Swiss Air e vi consiglio di fare altrettanto"., aggiungendo: "Non salite sui voli Swiss Air, rischiate di farvela addosso".
Vittorio Sgarbi, con un video su Facebook, critica il discusso piano nazionale della fertilità promosso dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Vittorio Sgarbi auspica che non vengano commessi gli errori del passato per salvare il patrimonio artistico danneggiato: "Servono regole precise"
Per Vittorio Sgarbi i grillini a Roma si sono divertiti a cambiar tutto, ma il loro “Capo di Gabinetto continua a prendere 190 mila euro all’anno”
Vittorio Sgarbi le suona ai Cinquestelle e alla Raggi. In un vieo postato su Youtube si vede il critico d'arte accanto al suo pianoforte che, con un'introduzione musicale macabra, attacca i grillini romani per la gestione della Capitale e per lo stipendio da 190 mila euro all'anno del nuovo capo di gabinetto del Campidoglio. "I Cinquestelle a Roma sono i veri Casamonica", conclude Sgarbi nel suo video.
Vittorio Sgarbi si fa fotografare seduto sul water mentre legge 'Fuori', il libro in cui Matteo Renzi nel 2011 descriveva la sua idea di rottamazione
Vittorio Sgarbi attacca Angelino Alfano per aver sciolto per mafia il comune di Corleone ma "dove la mafia c’è nessuno fa nulla. Nessuno scioglie Milano, Torino, Palermo dove la mafia prospera"
Vittorio Sgarbi si scaglia violentemente contro Angelino Alfano che "continua a sciogliere comuni in cui la mafia non ce n’è più da anni", riferendosi a Corleone ma anche a Salemi, paesino dove lui era stato sindaco. "Sciogliere Corleone è una forma di vigliaccheria perché dove la mafia c’è nessuno fa nulla. Nessuno scioglie Milano, Torino, Palermo dove la mafia prospera", dice Sgarbi.