Parlamento

"Vi accolgo nell'Aula legislativa del Senato, luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra Nazione. Una storia antica e sempre nuova, che segna oggi con la vostra partecipazione l'inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni non solo dell'Italia, ma dell'intera Europa verso il continente africano". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, nel suo indirizzo di saluto in Senato, dove ha preso il via la conferenza Italia-Africa. "In quest'Aula oggi si realizza l'incontro di culture e pensieri, di Istituzioni ed esperienze, di visioni e speranze, certi che dal reciproco rispetto e dall'amicizia possano svilupparsi coerenti e solidi rapporti -ha sottolineato La Russa- . Siamo accomunati dalla volontà di comprendere: capire in profondità i bisogni e le attese dei nostri popoli e capirci tra noi superando ogni superficiale approssimazione. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell'altro". "Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per aver promosso questo incontro e averlo voluto realizzare all'interno di una architettura parlamentare che assume una valenza simbolica. E ringrazio infine, per il tramite del segretario generale Elisabetta Serafin, tutta l'Amministrazione del Senato per l'importante contributo. Autorità, gentili ospiti, signore e signori, l'augurio che vi rivolgo è quello di un lavoro comune e fruttuoso che, sono certo, trasformerà l'utopia in realtà. Grazie", ha aggiunto La Russa. Fonte video Senato (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Italia-Africa, La Russa: "Basta indifferenza per le sorti dell'altro"

"L'obiettivo di medio e lungo periodo è quello di dimostrare quanto siamo consapevoli che il destino dei nostri continenti sia interconnesso, e immaginiamo di poter scrivere una pagina nuova nelle nostre relazioni". Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in occasione della conferenza Italia-Africa, in corso nell'Aula del Senato. Un rapporto da "pari a pari, lontana da qualsiasi tentazione predatoria ma anche da quella impostazione caritatevole nell'approccio con l'Africa", ha aggiunto. Fonte video Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Italia-Africa, Meloni: "Destino interconnesso, da oggi scriviamo pagina nuova"

"La naturale vocazione dell'Italia" è quella di essere "un ponte tra l'Africa e l'Europa, un ponte che noi italiani abbiamo il vantaggio di poter costruire non partendo da zero ma dalle solide fondamenta che molto tempo fa un grande italiano come Enrico Mattei, fondatore di Eni, ha avuto la lungimiranza di saper immaginare". Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in occasione della conferenza Italia-Africa, in corso nell'Aula del Senato. Fonte video Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Italia-Africa, Meloni: "Roma può essere ponte, ripartiamo da fondamenta Enrico Mattei"

Venticinque capi di Stato e di governo e decine di delegazioni ministeriali, i vertici delle istituzioni europee, la presidenza di turno dell'Unione Africana e il vicesegretario delle Nazioni Unite. I partecipanti al vertice 'Italia-Africa, un ponte per una crescita comunè, sono arrivati alla spicciolata a palazzo Madama dove a breve inizierà la conferenza. Gli ospiti sono stati accolti dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani all'ingresso della sede del Senato e all'interno dalla premier Giorgia Meloni. All'incontro partecipano anche i rappresentanti del Fondo monetario internazionale e delle Banche multilaterali di sviluppo. E' la prima volta che la Conferenza Italia-Africa, che finora si è svolta sempre a livello ministeriale, viene elevata a rango di vertice di capi di Stato e di governo Fonte video Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Vertice Italia Africa al Senato, ecco la foto di gruppo dei leader

Vietato denunciare l'antisemitismo di sinistra. Il Pd, in una domenica pomeriggio di ordinaria follia, prende di mira Ester Mieli senatrice di FdI, colpevole di aver detto ciò che molti pensano ma pochi osano dire

Francesco Curridori
Ora il Pd vuole cacciare l'unica parlamentare ebrea

"Abbiamo davanti un anno estremamente impegnativo nel quale l'Italia sarà al centro del mondo e gli occhi del mondo saranno puntati su di noi. Abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle e noi intendiamo onorarla al meglio delle nostre possibilità dimostrando ancora una volta quanto l'Italia sia capace di tracciare la rotta". Lo dice il premier Giorgia Meloni in un video di presentazione della presidenza italiana del G7. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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G7, Meloni: "Italia dimostrerà di saper tracciare la rotta"

"Avrei voluto parlare di un documento ufficiale e non di bozze, ma per rispetto delle istituzioni, mi trovo a rispondere a frasi estrapolate da una bozza in continua evoluzione. L'obiettivo principale di questo Piano strategico è quello di proteggere la salute e la sicurezza della popolazione garantendo il più possibile l'accesso alle cure mediche durante una improvvisa pandemia. La bozza è in discussione presso la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci rispondendo in Senato al Question time all'interrogazione sulle nuove strategie da integrare nel nuovo piano pandemico 2024-2028 e sulle differenze del nuovo piano rispetto alle misure adottate dai precedenti Governi durante la pandemia La bozza "è stata predisposta da un gruppo di lavoro che ha incluso rappresentanti delle Regioni e province autonome, Iss, Aifa, Agenas, Inail, dipartimento della Protezione Civile, Ispettorato Generale della Sanità Militare (Igesan), Centro Nazionale Anti-Pandemico (Cnap) e di esperti designati ed è, quindi, frutto di una lunga ed elaborata discussione che ad oggi ci porta a recepire la gran parte delle integrazioni, osservazioni e modifiche giunte da parte degli interlocutori - ha precisato il ministro -. Il documento è ancora in fase di revisione sia attraverso riunioni con il Coordinamento tecnico della Commissione Salute delle Regioni sia attraverso revisioni interne e con i ministeri coinvolti, anche al fine di adeguare il testo alle osservazioni legittime pervenute". Fonte video: Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Schillaci: "Piano pandemico ancora bozza, in revisione per adeguamento"

Riguardo allo schema di disegno di legge in materia di cybersicurezza che è stato approvato in Consiglio dei ministri “credo sia utile partire sullo stato dell’arte come è adesso, sul quale intervengono queste norme che vengono consegnare al Parlamento. Lo stato dell’arte ha visto anzitutto un incremento significativo negli ultimi anni, in particolare dopo l’avvio del conflitto in Ucraina e ancora di più dopo l’avvio del conflitto in Medioriente, di attacchi cyber nelle varie modalità in cui si articolano, sia quelli che murano a provocare danni anche di immagine, sia i cosiddetti ransomware, cioè la versione cibernetica delle estorsioni”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, in conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Cybersicurezza, Mantovano: "Incremento attacchi dopo guerre in Ucraina e Medio oriente"

In materia di cybersicurezza “la legislazione vigente risale a quasi 20 anni. E 20 anni, non sono in assoluto, ma soprattutto per il web e per il cyber sono più di un’era geologica. E questa legislazione vede sanzioni penali per le quali oggi al criminale conviene fare questo tipo di attacchi piuttosto che rubare frutta al supermercato perché le sanzioni sono davvero esigue. Tra attenuanti e riti alternativi parliamo veramente di pochi mesi di reclusione. E poi non c’è coordinamento tra i vari soggetti che intervengono o possono intervenire quando c’è un attacco”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, in conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi che ha dato via libera al ddl con disposizioni in materia di reati informatici e di rafforzamento della cybersicurezza nazionale. “E’ ancora poco diffusa la consapevolezza della gravità della posta in gioco – aggiunge –, nel senso alcune amministrazioni la pensano come la pensavano i nostri nonni o genitori 40 anni fa quando facevano resistenza a mettere a casa il sistema d’allarme. Accade lo stesso con ritardi, omissioni da cui derivano danni che si sarebbero potuti evitare”. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Cybersicurezza, Mantovano: "Legislazione vigente obsoleta, poca consapevolezza"
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