Lo scalo aereo della capitale siriana devastato stamattina all'alba da un'enorme esplosione. Accuse a Israele, che non conferma né smentisce
Hezbollah
Sono passati pochi giorni dalla visita del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Mosca presso il presidente russo Vladimir Putin, eppure non poche frizioni tra i due Paesi sembrano improvvisamente sorgere all’orizzonte
C’è una frase, pronunciata da un amico libanese a Beirut, che porto con me: “In Occidente non riuscite proprio a capire cosa sta accadendo qui. In Siria e in Libano”
Il raid è avvenuto intorno alle tre del mattino nella zona del Jabal al-Qatifa, ad una quarantina di chilometri da Damasco
Nel sanguinoso groviglio della guerra civile che da oltre cinque anni sconvolge la Siria, l’organizzazione militante libanese di Hezbollah è riuscita progressivamente a ritagliarsi un ruolo importante
L'aviazione di Israele avrebbe colpito un deposito di armi dell'esercito di Damasco e un convoglio che trasportava armamenti delle milizie sciite libanesi di Hezbollah verso il Libano
La guerra in Siria entra nella sua fase cruciale e gli occhi sono puntati su Aleppo: prendere la seconda città siriana vuol dire avere un peso politico e diplomatico di gran lunga più importante oltre che, per quanto concerne l’esercito di Assad, poter liberare centinaia di uomini e mezzi per destinarli ad altri fronti della Siria. Ma proprio ad Aleppo, lo scenario che si profila è molto diverso rispetto a quanto prospettato dagli analisti appena pochi giorni fa: infatti, a dispetto di quello che si potrebbe pensare, il baricentro della battaglia si sta spostando lontano dal centro cittadino, sia verso sud ovest che verso est. Se a sud di Aleppo Hezbollah ed esercito siriano sarebbero già pronti e schierati per far partire l’attacco contro i militanti di Al Nusra, ad est invece la situazione è molto più delicata: è bene infatti raccontare quanto sta accadendo ad Al Bab
Il Pentagono ignora come tali asset siano potuti finire nelle mani degli Hezbollah.
È morto Kassem Shamkha, il centrocampista libanese che aveva lasciato il rettangolo verde per combattere lo Stato islamico con Hezbollah
Hassan Nasrallah in un discorso pubblico a Beirut ha affrontato diversi temi, sia regionali che nazionali. Dalla guerra in Yemen al conflitto siriano. Ma anche della situazione di stallo istituzionale in Libano