A Barcellona si vive un clima da resa dei conti: uscendo dall’aeroporto El Prat della metropoli mediterranea, gli striscioni e le scritte lungo l’autostrada che un tempo accoglievano la scritta ‘Catalunya is not Spain’ adesso sono stati sostituiti da ‘Ara o mai’, letteralmente ‘Adesso o mai più’.
” Benvenuto nell’Artsakh” è con queste parole e una ferma stretta di mano che il presidente della Repubblica del Nagorno Karabakh, Bako Sahakyan, accoglie nel suo ufficio all’ultimo piano del Palazzo presidenziale. Sulla parete campeggia lo stemma con impressa l’aquila e il Menq enq mer sarerè, il monumento che raffigura le genti del Nagorno Karabakh, il Presidente fa accomodare al tavolo delle riunioni, spegne una sigaretta Ararat e poi esordisce dicendo: ”Sono a vostra disposizione per qualsiasi domanda in merito al Nagorno Karabakh. Siamo un Paese che non è riconosciuto ma che conosce la democrazia e per questo i giornalisti sono i benvenuti”
La Scozia in campo contro la Brexit. Si pensa a indire un altro referendum sull'indipendenza dall'Inghilterra. E il parlamento potrebbe bloccare la separazione da Bruxelles
Nazionalisti, euroscettici, sacerdoti: tutti alla marcia "benedetta" da Duda, dove si inneggia alla Polonia cristiana e si bruciano le bandiere dell'Ue
Entro cinque mesi una sentenza definitiva sulla questione
Dure critiche da Madrid, dove si riuniranno domani i ministri. Entro mercoledì una decisione sulla costituzionalità
A soli due giorni dalla vittoria elettorale, Arturo Mas è stato incriminato per il referendum del 2014. Pere Macias: "Questa è persecuzione politica"
Artur Mas, leader della coalizione indipendentista di destra: "Non voglio essere il primo capo dello Stato indipendente, mi basta essere l'ultimo presidente della regione autonoma"
Se si spacca la Spagna si spacca anche la Liga. In caso d'indipendenza della Catalogna, Barcellona e Espanyol saranno esclusi dal campionato iberico
Indipendentisti in testa ai sondaggi: "In caso di vittoria avvieremo la disconnessione dalla Spagna"