Il Tesoro abbassa le stime di crescita del Pil italiano per i prossimi anni. Le precedenti stime davano per quest’anno un aumento del Pil dell’1,3% e del 2% nel 2012. Confermato il deficit previsto: sarà il 3,9% del Pil. Pareggio previsto nel 2014. Non cala la disoccupazione
Il gruppo di Pontedera entra nella "seconda fase della strategia di espansione". Lo ha sottolineato il presidente e ad Colaninno dal Vietnam nel corso del'inaugurazione della nuova area industriale su cui si espanderà l'impianto che attualmente occupa un’area di 26.000 metri. investimenti in Asia pari a 150 milioni di euro tra il 2011 e il 2014: 60 milioni saranno spesi in Vietnam, 90 milioni in India, dove, nel 2012, si produrrà la Vespa sviluppata per il mercato locale
La nostra è la provincia preferita da chi sceglie di aprire una impresa fuori dalla propria regione di nascita. In città 1 impresa su 3 ha il titolare italiano nato fuori dalla Lombardia. Sono pugliesi il 22,3%, siculi (17,9%), calabri (14,3%) e campani (12,0%)
Il presidente e ad Carbonato: «I risultati dell'esercizio appena chiuso mostrano confortanti segnali di ripresa dopo la profonda crisi dei mercati, con tutti gli indicatori in deciso miglioramento»
Il pil italiano nel quarto trimestre del 2010 è aumentato dell’1,5% rispetto al quarto trimestre del 2009. La crescita acquisita per il 2011 è pari allo 0,4%
L'accordo punta a sostenere tutte le categorie merceologiche
Marginali gli ordini di Gheddafi: 800 milioni su 48,7 miliardi. Il 2010 chiuso con redditività in linea e dividendo di 41 centesimi. L'ad Guarguaglini esclude contrasti con Tremonti e non commenta una possibile riconferma: "Sono assolutamente tranquillo"
Il sottosegretario alle Infrastrutture: "I progetti sono pronti ma se non si convoca il Cipe restiamo bloccati"
"No comment" del Lingotto alle voci di accordi con la casa automobilistica ex alleata di Hyundai. Ma oggi Marchionne dovrà chiarire se il gruppo intende allargare il business a Mosca in modo autonomo, oppure se assieme a un partner
Prosegue la crescita degli ordini alle industrie manifatturiere dei Paesi dell’Eurozona. Ed è proprio l’Italia a registrare uno dei migliori risultati, inferiore solo alla crescita di Estonia e Olanda