È questa la parola scelta per identificare l’ultima edizione del grande vino bolgherese, in uscita il 1° aprile. C’è voluta infatti una grande caparbietà per venire a capo del deficit idrico che si è prolungato per molti mesi fino alle piogge in extremis di agosto e settembre. Un vino da equilibristi che ha però raggiunto l’espressività voluta. La Vendemmia d’artista affidata al camerunense Pascale Marthine Tayou
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