ribelli siriani

C’è da chiedersi cosa stia succedendo ai caccia russi e a quelli siriani. Nel giro di una settimana, infatti, avrebbero centrato un ospedale pediatrico ad Aleppo e un campo profughi al confine con la Turchia. Tutto è ovviamente possibile. Anche che siriani e russi siano improvvisamente impazziti. Sia chiaro: i bombardamenti di Putin e Assad hanno provocato vittime civili. È tragicamente normale in guerra, come ha scritto Gwynne Dyer su L’Internazionale: “Né gli statunitensi né i russi traggono alcun giovamento dall’uccidere dei civili: è solo un inevitabile effetto collaterale dei bombardamenti”. Ma Dyer fa anche una precisazione: “La propaganda occidentale fa una distinzione sistematica tra lo Stato islamico (cattivo) e le forze di “opposizione” (ovvero tutti gli altri gruppi). Il problema è che tra loro c’è davvero poca differenza: vogliono tutti rovesciare il regime siriano, e sono tutti jihadisti, fatta eccezione per quel che rimane dell’Esercito siriano libero”

Matteo Carnieletto
Strategia della tensione, Siria e "ribelli moderati"

È una notizia che è stata silenziata dalla quasi totalità dei media occidentali, ma che val la pena di riportare. Se non altro perché dimostra come, anche tra i politici americani, cominci a muoversi qualcosa

Matteo Carnieletto
Senatore Usa ammette: "Noi dietro caos in Siria"

In prima linea con i soldati che combattono i ribelli siriani: "Dobbiamo difendere i nostri figli dai terroristi"

Marco Maisano
Jobar, la spina di Damasco
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