I democratici americani sono sempre più convinti che dietro gli hacker che hanno rubato le mail ci siano i servizi segreti russi. Hillary Clinton punta il dito contro Mosca. E la Russia risponde per le rime
Un video di nove minuti attribuito all'Isis esorta i jihadisti a compiere attacchi in Russia. Minacce personali rivolte al presidente Putin
Nella mattinata di giovedì 28 luglio il portavoce del Ministro della Difesa cinese ha reso ufficialmente nota la pianificazione di una esercitazione militare congiunta tra le forze navali russe e le omologhe cinesi. Tale esercitazione avrà luogo nel mese di settembre, nel Mar Cinese Meridionale, e non sarà ufficialmente rivolta contro terze parti, così come riferisce uncomunicato ufficiale diffuso sul sito dello stesso Ministero della Difesa nazionale di Pechino
Un video di 9 minuti attribuito all’Isis e diffuso sul web minaccia la Russia invitando i jihadisti a compiere attacchi nel paese. Minacce anche al presidente Vladimir Putin
Tre attacchi hacker in pochi giorni contro i democratici. L'Fbi indaga. Il sospetto: Mosca vuole condizionare le elezioni americane. Ma la Russia nega. Hillary Clinton però rilancia l'accusa
Questa la raccomandazione del Center for Strategic & International Studies. La Russia ha in servizio attivo circa 50 sottomarini: l’Unione Sovietica nel 1957 ne aveva 450. La Norvegia nuova base di proiezione.
Per il senatore John Mc Cain, già rivale di Barack Obama nella corsa alla presidenza del 2008, la Russia non è che “una pompa di benzina travestita da Stato”. Allora spiegateci perché, ora che la corsa 2016 alla Casa Bianca entra nel vivo, i candidati Clinton e Trump e i loro collaboratori parlano assai più di Russia che di Stati Uniti
La decisione di abbattere il Su-24 russo fu un’iniziativa autonoma degli stessi piloti che hanno partecipato al “bombardamento di strutture civili nel corso del tentativo di colpo di Stato”
Un pacchetto di misure anti-terrorismo che obbliga i cittadini russi a comunicare tutto ciò che sanno su attentati e radicalizzazione, più controlli sui potenziali attentatori, ma anche maggiore collaborazione con il governo legittimo di Assad, con gli Usa e addirittura con i Paesi della Lega Araba in chiave anti-terroristica