
Non si spegne la polemica tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il deputato di Fratelli d’Italia ed ex vice sindaco Riccardo De Corato. Nella giornata di ieri, giovedì 10 aprile, il primo cittadino aveva affermato che l’esponente del partito di Giorgia Meloni "non ha mai lavorato e vive da" anni "sulle spalle del pubblico". De Corato, però, ha subito risposto, minacciando le vie legali.
"Semplificando, e capisco che non si dovrebbe mai semplificare, ho detto che De Corato non ha mai lavorato in vita sua. Il senatore mi ha risposto che non è assolutamente vero – ha rilanciato Sala sulle sue pagine social -: tra il 1970 e il 1980 ha lavorato per ‘diversi anni’ in un’azienda milanese. Quindi valuta la querela nei miei confronti". "Dal suo CV in effetti risulta che ha lavorato dal 1974 al 1977. Sembra un po’ eccessivo definire quel lasso di tempo ’diversi anni’ - ha proseguito -. Ma forse no. Per chi non è abituato a lavorare, tre-quattro anni possono essere un periodo veramente lungo, suppongo difficile da sopportare, che può spingerti poi a rifugiarti nella politica, quasi per un cinquantennio, a spese del contribuente". "Ma anche questo è il nostro Paese", ha concluso.
De Corato, però, non ci sta. "Noto che Sala, ormai, ha perso il contatto con la realtà e continua a polemizzare omettendo dati fondamentali sulla mia attività lavorativa. Io, successivamente all’azienda in Bovisa, ho lavorato in Regione Lombardia come impiegato amministrativo. In un primo momento con contratto a tempo determinato e poi, dopo aver vinto il concorso il cui presidente era un consigliere del Pci, sono stato impiegato a ruolo con mansioni di funzionario amministrativo", ha spiegato De Corato che ha aggiunto che "se quest’ultimo impiego, che ho svolto fino al 1994, il sindaco lo considera un non lavoro, sta delegittimando de facto anche i suoi attuali dipendenti pubblici". Il deputato ha, poi, evidenziato che le dichiarazioni odierne del sindaco "unite alle dimenticanze delle ultime 24 ore, potrebbero aggravare le motivazioni per un’eventuale mia querela". "Mi hanno riferito inoltre- ha aggiunto- che centinaia di milanesi questa mattina, hanno risposto contrariati al post del primo cittadino milanese sui propri canali social”.
Sulla polemica tra i due esponenti politici è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Confermo, per filo e per segno, quanto ha dichiarato Riccardo De Corato sulla sua storia lavorativa a Milano, iniziata alla Face Standard e proseguita poi come funzionario in Regione come vincitore di concorso dopo che, divenuto dirigente del Fronte della gioventù del MSI, gli sarebbe stato estremamente pericoloso continuare a lavorare alla Face Standard, azienda base delle Brigate Rosse", ha affermato La Russa che ha aggiunto di leggere "di possibili strascichi giudiziari ma mi permetto invece di invitare il sindaco Sala ad ammettere semplicemente che ignorava la realtà e a chiedere quindi scusa a Riccardo De Corato ritornando così al confronto anche duro ma serio e civile come noi di destra vorremmo fosse sempre con i nostri avversari politici, mai nemici personali".
In difesa di De Corato anche il Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia Lombardia che in una nota ha spiegato che quelle del sindaco Sala "non sono solo accuse infondate: sono l’ennesimo sfogo rabbioso di un sindaco politicamente alla frutta che non ha più nulla da dire né da dare a Milano". Nel documento c’è un duro attacco a Sala: "Accuse tristi e vergognose da parte di un primo cittadino alla deriva, incapace di governare, che cerca disperatamente di nascondere il fallimento della sua amministrazione lanciando fango sugli altri. È triste vedere un sindaco ridotto a fare il giustiziere da talk show, attaccando con menzogne chi, come Riccardo De Corato, ha sempre lavorato con serietà e dedizione per il bene della città". Non solo. Perché la nota prosegue con un altro affondo contro il primo cittadino: "Le sue parole contro De Corato sono strumentali e ingiuste. Parliamo di un uomo che ha servito Milano per decenni, contribuendo in modo concreto alla sicurezza, al decoro e al buon governo. Sala, invece, si è distinto per immobilismo e propaganda, lasciando la città sprofondare nel degrado, nell’insicurezza e nell’assenza totale di una visione amministrativa".
Per il Coordinamento Regionale di Fratelli d’Italia Lombardia è "inaccettabile che un sindaco che ha fallito su tutta la linea cerchi ora di scaricare le colpe su
altri. I milanesi non si fanno prendere in giro: vedono ogni giorno una città abbandonata, senza guida. A Sala rimangono solo gli attacchi personali e le bugie: un chiaro segnale di un’amministrazione al capolinea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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