C'è un carattere di un certo mondo della politica, della cultura, dello spettacolo, del giornalismo che spesso condiziona la sinistra, davvero insopportabile: la pretesa di porre veti.
Nel paese del paradosso, dove si può dire tutto e il suo contrario, c'è una rilettura del Machiavelli per cui i fini giustificano le tesi
I numeri di Omicron, da quanto appare, ci insegnano che la filosofia del virus, se di filosofia si può parlare, è mutata
Se c'è uno sport in cui la sinistra eccelle, anzi è imbattibile, è quello di complicarsi la vita
Non c'è che dire, questo strano Paese riesce sempre a sorprendere. E sicuramente, da quando domani sarà fissata la convocazione del Parlamento per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, ne vedremo sempre di più belle
Il 2021 è stato l'annus horribilis della giustizia italiana. Ma il discorso finale del Presidente su questo argomento è stato monco
Giusto un anno fa non ero positivo al Covid ed ero pessimista. Avevo trascorso un anno a scrivere che il governo Conte tra mascherine farlocche e banchi a rotelle non era all'altezza, che c'era bisogno di un esecutivo di unità nazionale.
La sensazione ha lasciato le ovattate stanze del Quirinale per poi diffondersi in maniera discreta nel Palazzo, dove è arrivata qualche giorno dopo
Sancire con un patto l'unità di intenti e la compattezza del centrodestra era un passo obbligato se davvero questa coalizione aspira a svolgere un ruolo di king-maker nell'elezione del nuovo capo dello Stato.
L'avversione del Pd e della sinistra, nei confronti del nome di Silvio Berlusconi per il Quirinale ha sempre sullo sfondo una sorta di questione morale, di cui il partito di Enrico Letta si sente depositario