Elena Barlozzari

Foto profilo di Elena Barlozzari

Sono nata a Roma, in un quartiere dove i ruderi antichi dormono da secoli, imperturbabili da fare invidia. Invece io sono un’anima inquieta. Le suole delle mie scarpe mi raccontano molto meglio di qualche riga impilata. Se potessero parlare, probabilmente, chiederebbero pietà. Collaboro con Il Giornale.it dal 2016 e mi occupo soprattutto di cronaca, con qualche sconfinamento nella politica e negli esteri. La laurea in Giurisprudenza mi è servita moltissimo, a capire che l’avvocatura non fa per me. Sono giornalista pubblicista perché “è sempre meglio che lavorare”. 

Con una media di 180 aggressioni l’anno, guidare un autobus nella Capitale è diventato sempre più pericoloso. A minacciare i conducenti sono soprattutto sbandati, stranieri e baby gang

Alessandra Benignetti Elena Barlozzari
Roma, l'incubo dei mezzi pubblici: è boom di aggressioni

Con centinaia di treni ogni giorno e milioni di passeggeri all’anno, la Stazione Tiburtina è il secondo snodo ferroviario della Capitale. Eppure, basta uscire all’esterno dell’edificio per imbattersi in uno scenario da incubo. Sotto i piloni della Tangenziale l’aria è irrespirabile, il lastricato è ricoperto di vetri rotti e immondizia, e l’area pullula di sbandati che si preparano a trascorrere la notte in strada. In questo scenario di ordinario degrado, la scorsa settimana, si è consumata l’ennesima aggressione. E nemmeno le recenti operazioni di sgombero si sono rivelate risolutive. Dopo poche ore dall’intervento, infatti, ubriaconi e senza tetto sono tornati al loro posto. Residenti e commercianti, invece, stanno pensando di andarsene, come dimostrano i tanti cartelli affissi per strada.

Elena Barlozzari Roberto Di Matteo
"In fuga da degrado e paura", l'esodo di chi vive vicino alla stazione Tiburtina
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