La vicenda di Veronica Panarello in carcere con l'accusa di aver ucciso suo figlio Loris si tinge di rosa

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Il direttore sportivo Meregalli: “Dopo Sepang qualcosa si è rotto, non che prima si amassero però si rispettavano”
Gli scienziati del Canisius College di New York hanno intervistato 66 pazienti che hanno ricevuto cure di fine-vita in un ospizio
Il politologo parla in tv di un acceso diverbio avuto con Riotta su Re Giorgio. Gli scappa l'insulto. E cala il gelo in studio
Alan Friedman, ospite de L'aria che tira, racconta l'acceso confronto avuto con Gianni Riotta durante la presentazione del suo libro a New York: "Certe cose in Italia non si possono dire". Mentre si parla di politica e di attualità il politologo americano parla di quanto avvenuto pochi giorni prima. Racconta di "un dibattito con Johnny Riotta" avvenuto la settimana precedente negli Stati Uniti. A questo punto la conduttrice Myrta Merlino intanto gli chiedono se davvero chiama Riotta "Johnny", e Friedman senza giri di parole conferma di chiamare il suo collega "Gianni" con la versione anglosasosne del suo nome. Ma perché l'autore di My Way racconta del "simposio" tenuto insieme al giornalista italiano? A questo punto incalzato dalla conduttrice, Friedman vuota il sacco e a questo punto si lascia andare ad un vero e proprio insulto sull'ex presidente della repubblica: "Abbiamo litigato su Giorgio Napolitano - spiega -, perché io ho detto una cosa che in Italia non si può dire. In Italia, mi ha detto, non si può chiamare un ex presidente vecchio scorreggione...". In studio gelo e risatine a denti stretti, con la Merlino che interviene: "Non abbiamo sentito nulla...". E Friedman chiude: "Io non ho detto nulla". Ma l'ha detto. E di certo l'insulto farà discutere.
Diego Maradona a Milanello è stato un sogno che Silvio Berlusconi coltivò a lungo e che per poco (decisiva la volontà del Pibe de Oro) non riuscì a trasformare in realtà
Scatta il rafforzamento del divieto di compenso ai politici ospiti di trasmissioni Rai sia televisive che radiofoniche
Dopo il duello che andrà in scena a Valencia, la Yamaha dovrà scegliere tra Rossi e Lorenzo. Uno dei due dovrà lasciare la casa giapponese
Il Napoli prosegue la sua corsa in campionato. Vittorie e Sarri sempre più idolo della curva b non bastano per far sognare il tecnico del club partenopeo
Nella lotta infinita tra Marquez e Rossi dopo il duello a Sepang, entra a gamba tesa la stampa spagnaola puntando il dito contro gli italiani