Fra bellezza e devozione, le opere del maestro fiorentino cristallizzano le forme. Permeandole di mistica fragilità
Vittorio Sgarbi
La città appare umiliata per assenza di rispetto e di tutela. È l'osceno frutto dello stesso schema di subordinare il potere di controllo delle Sovrintendenze ai poteri locali
Lo scultore, detto "Carrarino", era un virtuoso dei ritratti. Tanto da rivaleggiare con il Bernini. Alle sue "persone" regalava espressioni di assoluta realtà
L'artista del XVII secolo ha lasciato opere di grande potenza espressiva Papi e cortigiane intimidiscono anche lo smaliziato spettatore moderno
Malinconia, incertezza e bonarietà nel «Doppio ritratto», uno dei più bei quadri bolognesi di sempre. Fra la sensibilità di Lotto e il respiro della vita di Velázquez
Dipinse il più bel «Riposo nella fuga in Egitto» della storia dell'arte, in Sant'Imerio a Cremona, ora in mostra all'Expo (e che tanti critici «queruli» non hanno mai visto)
I due "Davide e Golia" sono capolavori assoluti. Nelle tele fondeva lessico naturalistico, sintassi manierista e messaggio di fede
Incontinente nelle forme, sempre poliedrico e amante del movimento. Il pittore genovese stupiva i committenti per i suoi "effetti speciali"
La selezione dei cervelli che propongono i temi per gli esami di maturità è sempre sorprendente: un misto di ovvietà, tartufismo e atteggiamento politicamente corretto
Artista di un'immaginazione unica, fra realismo e idealismo, ha inventato alcune delle "visioni" più originali del Seicento