L'Onu prova a trattare politicamente con un Paese in balia di miliziani e terroristi. E a Sirte i tagliagole dell'Isis sfilano in pieno giorno
È guerra nel Mediterraneo. All'indomani della decapitazione di 21 copti, l'Egitto bombarda obiettivi dell'Isis in Libia
Hanno lasciato la Libia, spinta da una situazione da tempo fuori controllo e dai venti di guerra che soffiano da quando il sedicente Stato islamico ha alzato la posta. Ieri la decapitazione di 21 cristiani copti, emigrati per lavoro dall'Egitto. L'ambasciata italiana ha chiusto i battenti e in 42 hanno lasciato il Paese
I familiari dei cristiani copti rapiti e decapitati dal sedicente Stato islamico oltre un mese fa, fotografati nei loro villaggi d'origine, in Egitto. Da qui erano partiti per cercare fortuna nel Paese vicino, insicuro ma ricco di petrolio in grado di garantire un posto di lavoro
Le decapitazioni dello Stato islamico adesso sono a un passo dall'Italia: la scia di sangue arriva fino alla Libia. Diffuso il video che mostra la decapitazione dei 21 di cristiani copti
Nella cittadina libica, uomini che hanno giurato fedeltà ad al-Baghdadi distruggono persino le sculture equestri
Approfittando della disattenzione generale e della commemorazione del sessantaquattresimo anniversario dell'indipendenza della Cirenaica doppo la seconda guerra mondiale, lo sceicco Ahmed Zoubair al Senoussi ha proclamato l'autonomia della regione dal resto della Libia