27 marzo (1994)

Esercitazione per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri le seguenti frasi scritte o pronunciate prima del 27 marzo 1994. Curzio Maltese: «Berlusconi ricorda il salottino di rappresentanza di Guido Angeli, il profeta di Aiazzone. I toni sono da tema scolastico da quarta elementare». Eugenio Scalfari: «Ieri mattina il Grande Fratello era là, finalmente si era materializzato, si era incarnato, corrispondeva ai desideri repressi dei suoi fans, alla loro voglia di esibire i muscoli, abrogare la ragione, di sostituire la tolleranza con l’arroganza del potere». Giampaolo Pansa: «Vincerà l’alleanza progressista. Berlusconi può anche combattere per un pugno di parlamentari che tutelino gli interessi Fininvest, e il missino Fini non è così pazzo da immaginarsi alla conquista del governo». Ernesto Galli della Loggia: «Spira da Berlusconi politico qualcosa che ha il sapore finto della plastica e ha la cadenza rigida, automatica della clonazione messa a punto in laboratorio». Vincenzo Visco: «Berlusconi è pressoché fallito».

Gianni Vattimo: «C’è un abisso tra la passione dell’avvocato Agnelli per la Juventus e il legame organico del Cavaliere con l’immagine del Milan». Cesare Pavese: «Verrà la morte e avrà i tuoi occhi». Ciò posto, il candidato ha due ore di tempo per individuare l’unico tra i suddetti analisti che a oggi abbia rinunciato a pontificare.

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