La radio non conosce crisi. Da tempo è uno dei media più coccolati dai pubblicitari perché gli ascoltatori non calano. Al contrario. Aumentano. L'impresa sembra impossibile, vista la saturazione del mercato. Ma una soluzione è stata trovata. Si chiama «multimedialità». Intesa nel senso che i programmi radiofonici non si accontentano di fare il pieno di share in diretta in FM. Ora si «allargano». E invadono il web e la tv. Da quando hanno inventato lo streaming e il podcast non c'è trasmissione che non sia godibile anche «in differita» sul computer. E le migliori di queste «sfondano» anche in tv. È il caso di una delle trasmissioni culto di Radio2: «610» che adesso è diventato «610 2D». Un live, trasmesso dalla sala A di via Asiago, che ha fatto il pieno di applausi a scena aperta e che ha dato modo agli internauti di godersi in anteprima uno spettacolo che presto sarà replicato anche in tv sulle frequenze di Rai 5.
Greg e Lillo (ovvero Claudio Gregori e Lillo Petrolo) sono gli autori della trasmissione, condotta (in studio come sul palcoscenico) da Alex Braga. Il debutto risale al 2004. Poi la fascia pomeridiana diventa quotidiana. Il successo non si ferma e con l'avvio del podcast, «610» diventa la regina indiscussa - tra gli internauti - delle trasmissioni radiofoniche targate Rai.
Per capire le ragioni di questo successo abbiamo partecipato alle prove del live (andato in onda in diretta anche sul web mercoledì sera). Ai protagonisti (oltre ai già citati, vanno ricordati Nino Frassica, Caterina Guzzanti, Paola Minaccioni, Max Piaella, Federica Cifola e Virgina Raffaele) abbiamo chiesto la ricetta di questo successo (vedi le video interviste, ndr). Le risposte sono state intriganti e illuminanti. Di sicuro c'è armonia e affiatamento in questo gruppo di giovani talenti capitanati dalle mani esperte del regista Federico Trionfera. In più c'è questa cifra esaltante della comicità surreale, tanto affine alle corde dei giovani ascoltatori. La musica swing che ricorda le atmosfere anni Cinquanta (suonate in diretta dai Blueswillis) fanno l'occhiolino agli ascoltatori che mostrano con orgoglio qualche capello incanutito. E poi c'è la satira. Elegante e sottile, ma implacabile. Contro i vezzi e soprattutto i vizi non della classe dirigente, bensì di noi tutti. Una goliardia capace di spogliarci e dirci: «il pubblico e nudo». Sempre con la grazia di chi crede con entusiasmo in quello che fa.
L'«alieno» che ha visitato gli studi di via Asiago e interrogato la sua «popolazione» alla fine ha trovato un elemento in più. Una sorta di arma segreta. Che ha aiutato sicuramente la fortunata trasmissione di Lillo e Greg (elargendo scaglie di successo, però, anche ad altre fortunate trasmissioni di Radiorai). È l'atmosfera di via Asiago a fare la differenza. Un'aria familiare, quasi domestica, dove il talento viene messo nelle migliori condizioni per deliziarci e intrattenerci. Dove la musica e il buon umore sanno diventare immediatamente «arredo domestico». Di fronte al quale raramente ci si chiede: «ma come è fatto?». Quando, però, ci si ferma a riflettere sulla particolare riuscita di un personaggio o di una gag, sorge spontanea la curiosità di «vederlo».
E da qui nascono i riusciti esperimenti live di «610» dove è finalmente possibile lo sguardo magnetico di Virginia Raffaele mentre inarca il sopracciglio per passare con disinvoltura dalla spensierata ignoranza della giovanissima Sharon alla severa malizia di Frau Kruger. Davvero uno spettacolo per gli occhi (e per le orecchie)!Guarda le videointerviste a Lillo, Greg, Alex Braga e Virginia Raffaele
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