Lucio Giordano
da Roma
Già sembra di vederli i tifosi dell'Inter, pronti al boicottaggio cinematografico. In Eccezzziunale veramente 2, in cui Diego Abatantuono torna a distanza di 23 anni a riproporre il personaggio del terrunciello, i nerazzurri vengono infatti continuamente sbertucciati. Vanno in pellegrinaggio a Lourdes, per chiedere un miracolo alla Madonna, nella speranza che la loro squadra vinca finalmente qualcosa più di una coppa Italia. E quando Donato, tifosissimo del Milan, dopo 15 anni si risveglia dal coma rischia un colpo sapendo che suo figlio, il quale parla esattamente come lui, è diventato un ultrà interista. Già, perché nel frattempo la moglie, interpretata da Sabrina Ferilli si è fatta aiutare, diciamo così, da un altro uomo a crescere il piccolo nerazzurro. Un omaggio dichiarato a Letto a tre piazze, il film con Totò e Peppino De Filippo, per la regia di Steno, papà dei fratelli Vanzina. Che Eccezzziunale veramente 2 lo dirigeranno a partire da settembre per un'uscita prevista nel gennaio 2006.
Comunque sia, la presa in giro, nei confronti di una squadra poco vincente, è facilissima. E spietata. Tanto più se parte da un milanista doc come Abatantuono. Che a Roma, insieme con Sabrina Ferilli e Carlo Buccirosso, alle giornate professionali del cinema italiano ha presentato il film. A convincere l'attore che era arrivato il momento di tornare ai personaggi degli esordi, l'età. Dice lui sornione: «Ho appena compiuto 50 anni. Se avessi aspettato ancora sarei stato troppo vecchio per il terzo episodio della serie. Invece in questo modo mi lascio una porta aperta».
In realtà Diego covava da tempo l'idea. Erano stati soprattutto i teenager, attraverso il tam tam del passaparola, a fargli capire quanto fosse amato quel film, ancora non commercializzato in dvd e che loro scaricavano da internet. Dice Abatantuono: «In aeroporto mi capita di ascoltare tantissime suonerie con la colonna sonora del film. E i ragazzini mi fermano per strada facendo il verso di Eccezzziunale veramente, chiedendomi poi di ripetergli viulenza... ».
Curioso semmai il fatto che l'attore, dopo i successi da Oscar con Salvatores, sia tornato a riproporre prima il remake di Regalo di Natale e adesso questo. Lui però esclude l'attorcigliamento professionale e ribadisce l'affetto per uno dei film campione d'incassi dei primi anni 80, che nel seguito in preparazione sarà orfano degli altri due protagonisti di un tempo, Teo Teocoli e Massimo Boldi: «Un film in cui - dice Abatantuono - attraverso la risata cercheremo di sdrammatizzare il vero problema del calcio attuale: la violenza negli stadi. Facendo le debite proporzioni, anche Benigni del resto ha diretto un capolavoro di comicità come La vita è bella, per parlare del dramma dell'olocausto».
Da tifoso a tifosa. Della Roma. Sabrina Ferilli, reduce, in splendida forma, dal successo francese sulla vita di Dalida, confessa di essere innamorata da sempre di Abatantuono: «Lo seguo dall'inizio della sua carriera: uomo straordinario, attore altrettanto straordinario». Abatantuono, sorpreso: «Se lavessi saputo prima avrei chiesto alla produzione di prolungare le riprese. Così, tanto per starcene insieme più a lungo». Sabrina, sorniona, glissa e torna alla concretezza: «Dopo un film impegnativo come quello su Dalida, ho voglia di ruoli brillanti». Accontentata. Ritroveremo dunque i tre personaggi del primo episodio, Tirsan, Franco e Donato, rispettivamente tifosi della Juventus, dell'Inter e del Milan appesantiti nel fisico ma non sconfitti dalla vita.
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