Altri quattro genitori sono stati ascoltati dal Tribunale penale di Tivoli davanti al quale si sta svolgendo il processo, a porte chiuse, per gli abusi che avrebbero subito i bambini della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Una mamma ha raccontato ai giudici come sua figia le descrisse i particolari anatomici di uno degli imputati. Anche altri tre genitori saliti sul banco dei testimoni hanno confermato in aula le accuse.
Sul banco degli imputati siedono le maestre Marisa Pucci, Silvana Malagotti e Patrizia Del Meglio, il marito di quest'ultima, l'autore tv Gianfranco Scancarello, e la bidella Cristina Lunerti. A seconda delle posizioni devono rispondere di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. La maestra Pucci ha rilasciato dichiarazioni spontanee, negando che fosse sua «la casa degli orrori» dove i bambini avrebbero subito violenza. Nessun commento da parte sua al termine dell'udienza, solo una frase: «È tutta una bufala». Sempre più netta la contrapposizione tra accusa e difesa. Secondo gli avvocati degli imputati si tratta solo di fantasie, di un clamoroso caso di auto o etero-suggestione, come tra l'altro messo in evdenza dal Tribunale del Riesame nell'ordinanza con cui decise di scarcerare gli indagati. Per la parte civile, invece, le «testimonianze sono tutte univoche e concordanti. I genitori hanno descritto tempi e modalità di fatti di cui sono venuti a conoscenza dalla viva voce dei figli». «Abbiano sentito 20 genitori - sostiene l'avvocato Antonio Cardamone - e, a meno che qualcuno non voglia sostenere che sono tutti bugiardi, i fatti di reato indicati emergono sicuramente provati».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.