Kabul - Hamid Karzai si è imposto sugli
avversari alle elezioni presidenziali rastrellando il 54,6 per
cento dei voti. Lo ha reso noto la commissione elettorale nel
giorno in cui gli osservatori del’Unione europea mettono in
discussione la validità di più di un milione dei tre milioni
di preferenze avute dal presidente.
Osservatori Ue Brogli elettorali. Gli osservatori dell’Unione
europea hanno affermato oggi che circa 1,5 milioni dei voti
espressi nelle elezioni presidenziali afghane del 20 agosto
scorso potrebbero essere fraudolenti. Di questi i tre quarti
sono a favore del presidente Hamid Karzai.
Rischio di un secondo turno "Abbiamo calcolato che ci sono
1,5 milioni di voti sospetti", ha confermato alla stampa
Dimitra Ioannou, vicecapo della missione di osservazione
elettorale dell’Ue, precisando che sull’intera cifra dei 1,5
milioni, 1,1 milioni sono voti espressi a favore di Hamid Karzai
e circa 300.000 per il suo principale rivale, l’ex ministro
degli Esteri Abdullah Abdullah.
Secondo i risultati parziali sul 95% della totalità dei
seggi, Karzai risulta largamente in testa con il 54,3% dei voti
dichiarati validi, contro il 28,1% di voti per Abdullah.
Se i voti sospetti segnalati dagli osservatori Ue dovessero
risultare effettivamente tutti non validi, la percentuale dei
suffragi a favore di Karzai potrebbe scendere sotto il 50% e
quindi portare al un secondo turno.
Sono stati in tutto 6 milioni i voti espressi nelle elezioni
presidenziali afghane il mese scorso. E per oggi è attesa la
comunicazione dei risultati elettorali per la totalità dei
seggi.
"Osservatori irresponsabili" Gli osservatori della Ue che
hanno parlato di 1,5 milioni di voti sospetti nelle elezioni
afghane sono "irresponsabili". Lo hanno detto i dirigenti
della squadra che ha condotto la campagna elettorale del
presidente Karzai.
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