Roma - Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, proporrà al consiglio dei ministri di dichiarare lo stato di emergenza per la situazione delle carceri italiane. "La situazione è grave - hagiustificato il titolare del dicasterodi via Arenula - bisogna intervenire con immediatezza ed efficacia".
La mossa del Guardasigilli Intervenendo in aula alla Camera nel dibattito sulle mozioni presentate dall’opposizione in materia, il Guardasigilli ha fatto sapere che domani, in occasione del cdm, chiederà lo stato di emergenza. "Il governo ritiene grave la situazione nelle carceri italiane - ha detto Alfano - e per intervenire con la dovuta immediatezza ed efficacia domani mattina in Cdm proporrò la dichiarazione dello stato d’emergenza per quanto riguarda la situazione nelle carceri. Confido nel fatto che il Cdm accolga la richiesta perché solo attraverso questa via possiamo riuscire a recuperare il vero significato dell’articolo 27 Costituzione".
Il piano carceri Domani, insieme allo stato d'emergenza, Alfano presenterà un nuovo piano carceri. "Il documento poggerà su tre pilastri", ha puntualizzato il ministro spiegando che vi sarà "un piano di edilizia giudiziaria che ponga il nostro Paese al livello delle sue necessità", vale a dire "un livello capienza attorno agli 80mila posti". Il "secondo pilastro", ha proseguito il Guardasigilli, saranno "norme di accompagnamento che attenuino il sistema sanzionatorio per chi deve scontare un piccolissimo residuo di pena". Terzo e ultimo intervento, "una politica del personale". Dunque, ha spiegato il ministro della Giustizia, "saranno assunti 2mila nuovi agenti di polizia penitenziaria" per "migliorare la condizione complessiva delle nostre carceri".
Le perplessità del Pd A sollevare perplessità sullo stato d’emergenza era stato il capogruppo del Pd Dario Franceschini: "Il ministro Alfano garantisca che il governo non abuserà dello strumento dell’ordinanza al posto dei normali provvedimenti legislativi in seguito al via libera allo stato di emergenza per le carceri".
"Lo stato d’emergenza non è il preludio di un abuso, ma uno strumento di efficienza - ha ribattuto il Guardasigilli - non intendiamo abusare di niente". Nel 2010, ha spiegato Alfano, "intendiamo realizzare un numero di posti che ci consentano di tamponare l’emergenza, affiancando una serie di norme che deflazionino la presenza in carcere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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