Applausi per «I lombardi alla prima crociata», l'opera di Giuseppe Verdi. Chi pensa che la scenografia in un'opera non conti, non ha mai visto una rappresentazione sulle guglie del Duomo di Milano. Il tetto della cattedrale si è trasformato in un teatro per ospitare la prima dei «Lombardi» con la direzione di Lorenzo Coladonato e un cast capeggiato dal basso Ruggero Raimondi.
Il vero protagonista è stato proprio il Duomo con le sue oltre 130 guglie, le statue di marmo, la vista mozzafiato sulla città e la Madonnina a cui per l'occasione è stata issata una bandiera italiana. Questa scenografia ha fatto quasi passare in secondo piano anche qualche problema di acustica dovuto in parte all'effetto del vento sui microfoni.
L'evento (che sarà replicato lunedì sera) ès tato organizzato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per celebrare i 150 anni dell' Unità d'Italia. «La cattedrale - ha spiegato il presidente della Fabbrica Angelo Caloia prima dell'inizio dell'esecuzione - è un simbolo dell'Italia unita nel mondo».
Sulla Madonnina il Tricolore aveva già sventolato durante il Risorgimento quando il conte Luigi Torelli la fece sventolare alla fine delle Cinque giornate. «È bello celebrare i 150 anni - ha detto uno degli ospiti di eccezione, il presidente della Bocconi Mario Monti - a questo livello».
In realtà, questa prima volta di un melodramma verdiano sulle guglie ha avuto anche un altro scopo oltre a quello delle celebrazioni.
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