Con la saldatura delle barre di alluminio che andranno a comporre la prima cassa del treno, parte nello stabilimento Alstom di Savigliano (Cuneo, 1.200 dipendenti), la produzione di 11 dei 25 treni ad altissima velocità Agv1, ordinati ad Alstom da Ntv2, il primo operatore privato italiano nel trasporto ferroviario passeggeri sulla rete ad alta velocità. I primi treni di serie, la cui produzione è in corso, in parallelo, nella fabbrica francese di La Rochelle, verranno consegnati a Ntv nel 2010. Come si ricorderà, della società Ntv fanno parte Luca di Montezemolo, Diego della Valle, Alberto Bombassei, Intesa Sanpaolo, Generali, Gianni Puzo, Giuseppe Sciarrone. il gruppo Seragnoli e le ferrovie francesi Sncf.
Nel frattempo il prototipo dell'Agv, realizzato da Alstom con finanziamenti propri, è di ritorno sull'anello di prova di Velim nella Repubblica Ceca, dove per 3 mesi sarà sottoposto a una nuova serie di test che lo configureranno per rispondere alle normative e alle specifiche della rete ferroviaria italiana. Il treno sarà così pronto ad affrontare, quest'inverno, le corse prova in Italia e, nel corso del 2010, la certificazione. I test saranno effettuati a una velocità di 200 km/h, inferiore rispetto ai 300 km/h cui viaggerà l'Agv in Italia, ma sufficiente a offrire un quadro affidabile del comportamento dinamico del treno e della maggior parte dei suoi componenti.
Vero e proprio laboratorio circolante, il treno ospiterà team formati da oltre 15 ingegneri provenienti da diversi siti Alstom Transport, compresi quelli italiani di Sesto San Giovanni, Savigliano e Bologna, che si alterneranno per effettuare i collaudi.
Complessivamente l'Agv, che ha già effettuato 4 mesi di collaudi nel centro ferroviario di Velim e una serie di test a 360 km/h sulla linea ad alta velocità francese dell'Est, percorrerà quasi 10.000 km. Le misurazioni e i dati raccolti dai 2mila sensori di cui il convoglio è dotato, saranno trasmessi ai reparti ingegneristici di Alstom che, completate le analisi, proporranno le regolazioni e le modifiche necessarie per la configurazione «italiana» del treno.
Il prototipo, composto da 7 carrozze, è allestito per le esigenze dei test: due carrozze fungono da postazione di lavoro per gli ingegneri, una ospita il gruppo elettrogeno che alimenta gli strumenti di misurazione dell'energia elettrica, un'altra serve da magazzino per i pezzi di ricambio e una è dedicata allo spazio di vita a bordo, le due restanti sono invece provviste di sedili.
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