"Becero razzismo". Vandalizzato il murale di Paola Egonu. Condanna bi-partisan

Il volto della campionessa di pallavolo è stato imbrattato, insieme al suo corpo, con una vernice rosa. Il capitano della squadra di volley maschile: "Senza cuore, senza dignità e senza umanità"

"Becero razzismo". Vandalizzato il murale di Paola Egonu. Condanna bi-partisan
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È durato 24 ore, o poco più, il murales di Paola Egonu, campionessa olimpica di pallavolo insieme a tutta la squadra della spedizione di Parigi, realizzato dallo street artist Laika davanti alla sede del Coni, a Roma. Un messaggio contro odio e razzismo quello che l'artista ha voluto trasmettere con la sua opera, che però nottetempo è stato vandalizzato da ignoti. Il volto della pallavolista è stato cancellato, coperto con vernice di colore rosastro, così come altre parti del suo corpo. Un atto razzista per il quale sono in corso le ricerche dell'autore, o degli autori, sfruttando anche le telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

"Il razzismo è un cancro brutto da cui l'Italia deve guarire", ha scritto l'autore condividendo l'immagine della sua opera vandalizzata. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto sulla vicenda rivolgendosi direttamente alla pallavolista ed esprimendole la sua solidarietà per "questo grave gesto di becero razzismo" e ha confermato il suo massimo impegno "contro ogni forma di discriminazione", soprattutto "per sensibilizzare i più giovani su episodi come questo. Forza Paola sei il nostro orgoglio". La condanna per la vandalizzazione è stata unanime e bipartisan, a dimostrazione che nel nostro Paese non esiste una cultura razzista ma solamente eventi isolati, come questo che ha colpito Paola Egonu.

"Elogio alla stupidità per l'autore del gesto idiota e ignobile compiuto questa notte al murale di Paola Egonu di fronte alla sede del Coni a Roma, dopo meno di 24 ore dalla sua realizzazione. Proviamo vergogna per chi si è reso protagonista di un atto così ottuso nei confronti di un'atleta che ci ha resi orgogliosi di essere italiani", ha dichiarato il deputato di Fratelli d'Italia Emanuele Loperfido, aggiungendo che "l'oro conquistato da Paola e dalle sue compagne di squadra, con un genio come Julio Velasco alla guida della nazionale, resterà per sempre nella storia dello sport olimpico e nei nostri ricordi. Non sarà certo un cretino che cambia il colore della pelle e copre un volto a rendere meno straordinaria l'affermazione di Paola, Anna, Myriam, Monica, Caterina, Alessia e tutte le altre incredibili atlete".

Sul caso è intervenuto anche il capitano della nazionale maschile di pallavolo, Simone Giannelli, che con un post social ha dichiarato che "le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate tali... Senza cuore, senza dignità e senza umanità! Paola Egonu non ti curar di loro, chi di dovere ci penserà (spero proprio), Tu sei tanta roba... Campionessa Olimpica".

Dal Pd è arrivato l'intervento Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, che stigmatizzando l'episodio ha chiamato gli autori "codardi in azione" e aggiunto che "Intolleranti e razzisti hanno vita breve. La rivoluzione democratica è in corso".

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