Scopriamo cos'è il green designer, un ruolo lavorativo in forte crescita e già figura indispensabile nelle aziende del nord Europa, per un operato in funzione del benessere dell'ambiente. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo l'impatto dato dalle emissioni create dalle fasi produttive di un articolo o di una costruzione. Grazie a una progettazione mirata, in grado di contemplare la presenza di materiali sostenibili, biocompatibili, sicuri ed ecologici, in funzione del rispetto e del benessere della natura.
Green designer, di cosa si tratta
Il green designer è una delle figure lavorative più interessanti degli ultimi anni, quale parte attiva nella fase realizzativa di oggetti, costruzioni e prodotti rispettosi del benessere dell'ambiente circostante. Con un'attenzione particolare nei confronti delle tematiche e degli spazi eco-sostenibili, e con un occhio di riguardo ai materiali di partenza. Il green designer non si occupa solo del progetto ma spesso partecipa a tutto il percorso produttivo, suggerendo l'impiego dei materiali più utili ed eventuali modifiche finalizzate a ottenere un minore impatto ambientale. I materiali, appunto, sono un elemento fondamentale del lavoro del green designer, che mostra una predilezione per quelli facilmente biodegradabili o riciclabili.
Il suo è un ruolo professionale molto ricercato, perché sempre più aziende puntano a una progettazione e realizzazione maggiormente sostenibile in linea con la corrente del Sustainable Design, nota anche come Green Design, Eco Design o Environmental Design. Per favorire una fase creativa poco impattante il green designer deve scegliere attrezzature riutilizzabili, meglio se di scarto e così riciclabili per ridurre le emissioni. Una sorta di circolarità produttiva che punta al riuso, e per questo a un minore impiego di nuovi materiali così da evitare sprechi, in favore di un prodotto utile e sicuro.
Il suo ruolo e la formazione
È uno tra i green job più richiesti e interessanti degli ultimi anni, in particolare dalle aziende del nord Europa dove la sostenibilità ambientale è ormai uno stile di vita. La necessità di ridurre le emissioni di CO2 spinge verso scelte consapevoli, in grado di coinvolgere ogni livello del quotidiano. Il green designer, come già accennato, non solo progetta e segue le fasi realizzative, ma effettua scelte che consentono al nuovo prodotto di integrarsi consapevolmente nell'ambiente. Seguendo alcuni principi fondamenali quali:
- impiego di materiali sostenibili, riutilizzabili, di riciclo, magari ottenuti con le energie rinnovabili, e studiando il loro impatto sull'ambiente, la qualità e la durata
- lo sfruttamento di energie alternative e in grado di favorire un risparmio energetico
- analisi dell'impatto dei rifiuti prodotti o di scarto durante la fase realizzativa
- biomimesi, ovvero con il sostengo di questa disciplina che studia, osserva e imita i processi biologici e biomeccanici della natura e degli esseri viventi, per migliorare le nuove tecnologie, le produzioni, le costruzioni
Il green designer guida letteralmente le aziende nella fase produttiva, orientandole verso soluzioni più ecologiche, compresi gli imballaggi che devono essere eco-sostenibili, scegliendo materiali in base al loro ciclo vitale e secondo le direttive del metodo LCA (Life Cycle Analysis), che ne valuta l'impatto sull'ambiente e sulla salute umana. Pone un'attenzione particolare a ogni aspetto di tipo ambientale, sociale ed etico (SPD ovvero Sustainable Product Design), conosce anche le normative di settore in tema ambientale e interviene ove possibile per ridurre gli sprechi.
I percorsi per diventare green designer sono tanti: laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, Accademia per Belle Arti, Architettura, fino ai master in sostenibilità ambientale e le formazioni in ambito di Design e/o Product Engineering.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.